CASSANO si scusa. Si pente nello spogliatoio. Adesso aspetta la multa ed è pronto per Londra

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA. GAZZETTA DELLO SPORT – Tante scuse, punto e a capo. Potrebbe essere riassunta così, secondo la Gazzetta dello Sport, la giornata di ieri di Antonio Cassano. Si è presentato presto alla Pinetina, come fa di solito e, mentre gli altri erano ancora alle prese con le fatiche del Massimino, Cassano si prendeva le sue responsabilità e si scusava con tutti, dopo che domenica aveva fatto altrettanto con chi non era in campo. Il caso è chiuso, c’è un’Europa League da vincere e una Champions da riconquistare. Dopo i faccia a faccia di ieri, Cassano ha capito che il miglior modo per farsi perdonare è mettere a disposizione la parte migliore di sé, allenandosi al massimo, al di la della multa comminatagli dalla società che ammonterebbe a circa 40.000 euro, pena «lieve» perché abbinata alla sosta in campionato.
Ma chi è la talpa? Chi ha spifferato la lite con l’allenatore? «Sospetti sulla talpa? Non lo so, ma io sono quasi sicuro che non sia stato un calciatore», questo lo Strama-pensiero.
Intanto, ripartono le illazioni sul futuro del barese, come dopo ogni cassanata. Edoardo Garrone, neo-presidente della Sampdoria, esclude un ritorno di Cassano, nella testa del giocatore c’è l’idea di voler restare all’Inter. In realtà il discorso del rinnovo sarebbe svanito, al massimo bloccato, e al momento la permanenza di Cassano nella propria squadra del cuore è tutta da guadagnare. Nel frattempo, la moglie Carolina twitta: «Se cadi 7 volte, rialzati 8 volte…». Facendo i conti delle Cassanate, il dubbio viene. 7 le squadre di Antonio, sette le cassanate: nell’Under 21, nella Roma, nel Real Madrid, nella Samp, in Nazionale, nel Milan e nell’Inter. Esattamente sette…

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