RASSEGNA STAMPA. GAZZETTA DELLO SPORT – Pazza Inter. L’Inter trova, al Cibali, una rimonta dal sapore epico che giustificano il titolo del suo inno ufficiale. Anzi: secondo la Gazzetta dello Sport, ancora meglio, in particolare dopo “un primo tempo in versione pungiball, a farsi prendere a «pugni» dal Catania”. Un primo tempo troppo brutto per essere vero, seguito da una ripresa perfetta, dove oltre ai tre gol che ribaltano l’incontro, i nerazzurri potrebbero anche dilagare. Ma quello che conta è che, nonostante 45′ di follia, questa insperata vittoria mantiene l’Inter agganciata al treno Champions, nonché l’aggancio al quarto posto della Lazio. Un’Inter a due facce: la prima, troppo brutta per essere vera, è frutto di alcune scelte discutibili di Stramaccioni. Avendo perso alla vigilia Cassano, Strama punta su Rocchi facendo rifiatare Palacio in vista del Tottenham. Sembra una scelta logica, ma in realtà senza l’ex-Genoa la squadra si trasforma. Nel primo tempo, le due solite perle di Lodi su punizione sembrano mandare al tappeto i nerazzurri: ci pensa prima Bergessio (7′) a sfruttare il servizio del regista per beffare Handanovic con un tocco delizioso; poco dopo fa il bis Marchese (19′) che, di testa, deposita in rete un lancio telecomandato di Lodi su punizione. L’Inter è all’angolo, e all’intervallo Strama decide di rischiare Palacio e Cambiasso, che lo ripagano con due reti e un assist per Alvarez. Due cambi azzeccatissimi per Stramaccioni, che rimedia in corsa agli errori e ottiene il massimo da una gara che sembrava preparare il suo requiem.