Il centrocampista brasiliano, in gol nell’ultimo match contro l’Atalanta, ha parlato ai microfoni di Roma Channel…
NOTIZIE AS ROMA – Il centrocampista brasilianoMarquinho, in gol nell’ultimo match contro l’Atalanta, parla ai microfoni di Roma Channel. Ecco le sue dichiarazioni al noto canale tematico:
Cosa ti ha detto Andreazzoli quando si è presentato?
“Ha parlato con tutti i giocatori e ha detto che ognuno è importante per la squadra, mi ha detto che ero un buon giocatore che posso coprire tanti ruoli e mi vuole bene, ma avevo lasciato indietro un po’ di motivazione”.
Andreazzoli ha detto che sei “forte, forte, forte”. Ti ha fatto piacere?
“E’ una bella persona, mi piace tantissimo, prima già lui parlava bene con me appena arrivato, lui parla così, io sono così, anche con Zeman ero così, quello che vuole fare io lo faccio”.
La prima differenza di Andreazzoli con Zeman?
“Con Zeman il giocatore si doveva adattare al suo gioco, Andreazzoli adatta il gioco ai giocatori che ha a disposizione e fa una bella cosa”.
Quanti ruoli hai fatto?…
“Non so, è una mia caratteristica, tre o quattro. Non è una cosa facile, ma bisogna adattarsi: il terzino è un ruolo totalmente diverso, sono centrocampista ma posso giocare avanti, ma da terzino non è facile, devi marcare di più, come fa Balzaretti, ma non c’è problema se vuole che io lo faccia”.
Ti piace giocare dietro le punte?
“Preferisco sempre arrivare da dietro per vedere tutto il campo e aiutare i miei compagni, un po’ più vicino alla porta è meglio perché si può fare gol”.
Contro l’Atalanta è arrivato il gol di sinistro, finalmente…
“Sì, è meglio calciare dalla parte destra e fare la finta a rientrare, è più facile; sempre a fine allenamento restiamo per tirare, perché se hai opportunità in partita siamo allenati e possiamo fare sempre bene”.
A gennaio potevi andare via?
“Sono stato 6-7 mesi senza giocare da titolare, non è un problema la panchina, è una motivazione in più per giocare meglio, ma nella mia testa le opportunità erano poche, meglio una squadra dopo potevo giocare di più, c’era il Gremio e altre 3-4 squadre, ma il calcio cambia e sono contento”.
Come vivi il rapporto con i tifosi?
“Benissimo, qui è uno spettacolo. Sento grande affetto quando esco con la macchina da Trigoria, al ristorante, facendo shopping, è bello. E’ una motivazione più, la gente che ti dice ‘dai, rimani qui con noi…”.
Come ti trovi con gli altri brasiliani?
“Ci diamo una mano. Quando sono arrivati qua, Rodrigo faceva il ritiro, stava sempre con me, mi ha aiutato molto. Noi brasilani proviamo a fare così con tutti, così insieme siamo più forti di tutti, dentro il campo questa cosa fa la differenza”.
Il terzo posto è possibile?
“Si, la partita di domenica è difficilissima ma possiamo davvero credere di arrivare al terzo posto”.
Oggi hai fatto tre gol in quattro minuti in partitella…
“Sono cambiato, Zeman parlava poco in campo e questo mi dava fastidio, io sono comunicativo. Aurelio parla tanto per dare direzioni a tutti, anche noi parliamo di piu tra noi”.
Contro il Genoa?
“Penso che ora è la partita più difficile, loro sono come noi, altalenanti. Dobbiamo fare una fila di vittorie e poi è difficile fermarci: pensiamo a questo, questo è l’obiettivo”.
Tornare in Europa?
“Assolutamente, con questa squadra non si può giocare solo nel campionato italiano”.
Dodò?
“Ci ho anche giocato contro in Brasile, lui è un giocatore incredibile, ha un futuro bellissimo e deve lavorare per questo”.
Marquinhos?
“E’ l’uomo del momento, io non lo conoscevo prima, è più giovane di me, ho trovato una bella persona, ha una famiglia meravigliosa, ha umiltà, ha tutto”.
Cosa ti piace fare fuori dal campo?
“La mia passione sono le macchine, qui in Italia si può guidare, in Brasile è più difficile per il traffico. Io sono sempre con la famiglia, con mia moglie, con il cane, vado al parco, stiamo con i miei amici…”.
Sei l’uomo spogliatoio?
“Parlo un po’ con tutti, con italiani e con Lobont e con Toro che non si capisce niente (ride, ndr), io sono così e sono felice così”.
La Coppa Italia?
“Prima pensiamo all’Inter, sarà una partita difficilissima, loro adesso sono più forti; è impossibile non pensare a una finale con un gran derby nella nostra città, un pensiero che sta sempre qua, dobbiamo vincere contro l’Inter per giocare il derby e questo mi motiva di più”.
Piu’ emozionante il gol contro il Novara o contro l’Inter?
“Quello contro il Novara, era un mio sogno arrivare in una grande d’Europa, arrivare qua, giocare da titolare e fare un gol era qualcosa di incredibile, tutta la mia famiglia era allo stadio a vedere il mio primo gol, era la partita perfetta”.
Il record di Totti?
“Lui ha una grande storia qua, è un esempio come giocatore, ha fatto tantissimo qua. E’ un fenomeno, ha una qualità incredibile, spero di aiutarlo a fare il record”.