CAGLIARI. I guai di Cellino «Ci sono prove del peculato»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Tra gli indagati anche il vice del patron del Cagliari. Domiciliari: oggi si decide

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RASSEGNA STAMPA – Slitta a oggi la pronuncia del Tribunale del Riesame sulla richiesta di scarcerazione di Massimo Cellino, Mauro Contini e Stefano Lilliu. Le 24 ore di ulteriore verifica dei giudici, riporta la Gazzetta dello Sport,  nascono da un aggravarsi della posizione degli indagati per il caso Is Arenas. L’ipotesi di reato è concorso in peculato: non più solo tentato ma consumato. Ieri, la Procura, durante l’udienza del Tribunale che doveva pronunciarsi sui domiciliari chiesti da presidente del Cagliari, sindaco e assessore ai Lavori pubblici di Quartu, ha presentato documenti che provano sia il passaggio di una tranche di denaro all’impresa di Grussu — agli arresti domiciliari con i dirigenti comunali Gessa e Masala —, sia il blocco del pagamento del saldo. Ovvero, per il pm Lussu il Comune di Quartu avrebbe pagato oltre 350 mila euro all’impresario impegnato nel cantiere dello stadio. Mentre altri 400 mila euro — sempre fondi pubblici del Pia, Piano integrato d’area «Serpeddì» — sarebbero stati congelati.

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