LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico: “È arrivato il momento di crescere con le vittorie. Diamanti è il nostro trascinatore”…
RASSEGNA STAMPA – (A. Tosi) – Il successo nel derby dell’Appennino, quarta vittoria in rimonta della stagione dopo i colpi di Roma, Napoli e Pescara, consegna al Bologna un corposo +8 sulla zona B, perciò Pioli può sorridere anche se per carattere preferisce rimanere guardingo. I continui alti e bassi della sua squadra invitano a non illudersi.
Pioli, ha scomodato Napoleone commentando la vittoria sulla Fiorentina.
“Ho solo risposto a una domanda che sottolineava come i gol fossero opera di un giocatore contestato e dell’ultimo arrivato. A volte è meglio essere generali fortunati piuttosto che bravi. Nel calcio aiuta ma il successo sulla Viola non è affatto questione di buona sorte. Motta non è stato il peggiore e Christodoupoulos lo abbiamo preso perché ha in canna quel colpo. Abbiamo meritato di vincere creando otto palle gol contro quattro. La mia squadra ha corso e lottato tanto contro un avversario fortissimo che solo sette giorni prima aveva travolto l’Inter“.
Un successo così sofferto e voluto può far svoltare la vostra stagione?
“Finora non abbiamo mai centrato due vittorie di fila, domenica arriva il Cagliari è può essere quella l’occasione per svoltare ma ci aspetta un compito durissimo perché la squadra sarda è in grande forma. Il Bologna è cresciuto con le sconfitte, è arrivata l’ora di crescere con le vittorie”.
Il Bologna a quattro stelle in attacco la convince?
“I successi interni con Chievo e Fiorentina, schierando dall’inizio Kone-Diamanti-Gabbiadini-Gila, dicono che può funzionare. Ma tutto dipende dagli equilibri dei reparti. Siamo maturi per reggere quattro giocatori offensivi anche se questo sistema non può essere definitivo”.
Avete rigenerato Gilardino, consolidato Diamanti e lanciato Kone, eppure la squadra ha subìto 13 k.o., penultimo ruolino della Serie A. Come spiega questi dati contrastanti?
“Paghiamo un inizio stentato per tanti motivi, siamo diventati squadra a novembre e questo ritardo ci pone al di sotto delle aspettative. Quello che più mi brucia sono le troppe sconfitte, bastava fare 3-4 pareggi in più e saremmo in linea con le nostre potenzialità”.
Diamanti è il giocatore più importante del suo Bologna?
“Alino è il giocatore che più di ogni altro può strappare la partita e trascinare i compagni in qualunque momento. Ma non c’è solo lui in questo Bologna: Perez e Gilardino, per esempio, hanno un curriculum che parla da solo”.
I rumors la vedono su un’altra panchina l’anno prossimo. Sono solo voci?
“Sono voci che di solito escono dopo le vittorie. Ho un altro anno di contratto al Bologna, dove sto bene e dove lavoro al meglio. Se il mio calcio è apprezzato altrove mi può solo fare piacere. Ma tutto finisce qui”.
Infine da allenatore neutrale (anche se con trascorsi bianconeri), come vede la sfida Napoli-Juventus? Sarà decisiva per lo scudetto?
“È decisiva solo se vince la Juve, che salendo a +9 sarebbe imprendibile, ma anche il pari lascerebbe la capolista favorita. Una vittoria del Napoli invece riaprirebbe completamente i giochi per lo scudetto”.