IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (D. Magliocchetti) –Lotito è furibondo. E la tifoseria della Lazio è spaccata. “Un provvedimento abnorme, fuori dalla realtà”, le prime parole del Presidente biancoceleste, ribadite in un comunicato ufficiale emesso in serata, in cui si parla di pena eccessiva. “Pensare che noi della Lazio abbiamo fatto tanto per questo generi di fenomeni, tutto quello che si poteva e doveva per impedire che ciò avvenisse. Subire una squalifica di due giornate a porte chiuse provocherà un gravissimo danno economico alla società, ma allo stesso tempo impedirà ai tifosi che vanno allo stadio per tifare e guardare la partita, di partecipare a un evento come può essere l’ottavo di finale d’Europa League. Più parlo di questa cosa, più mi sembra assurdo. Non possiamo come club essere penalizzati per l’errore di pochi. Faremo il ricorso, ma il problema non è la severità dimostrata dall’Uefa, bensì la capacità di attuare delle pene per danni effettivamente recati. Bisogna fare una distinzione tra il tifoso delinquente, che agisce di propria spontanea volontà, e una tifoseria che si esprime civilmente. Chiederemo di visionare i filmati che ci hanno messo sotto accusa e che hanno portato alla doppia squalifica dell’Olimpico”. Intanto la tifoseria della Lazio è divisa a metà. C’è chi se la prende con l’Uefa perché ritiene eccessivamente severa la sanzione e chi attacca quella frangia di tifosi che va allo stadio a fare i buu o altre cose di stampo razzista e fascista.
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