DICHIARAZIONI EDOARDO GARRONE – Il neopresidente della SAMPDORIA, Edoardo GARRONE, ha parlato ai microfoni di SkySport24. Ecco le sue dichiarazioni:
Ora dobbiamo chiamarla Presidente…
Mi servono gli auguri per il futuro più che i complimenti! (ride) Grazie, mi occupo da vice da un anno e mezzo della Samp e per fortuna ora le cose vanno per il verso giusto, ma nel calcio bisogna stare sempre attenti. Siamo sulla strada giusta e sono contento, oggi è stata un agiornata emozionante: divento presidente a poco più di un mese dalla scomparsa di mio padre e la cosa mi emoziona molto. Siamo qua, ci metto tutti il mio impegno per fare del mio meglio per la Sampdoria.
Che valore ha questa maglia?
La bellezza della maglia è riconosciuta e riconoscibile in tutto il mondo, con i suoi colori particolari che trasmettono emozioni di per sé. E poi la Sampdoria da sempre trasmette simpatia, come società e come squadra, anche a coloro che non la tifano. Abbiamo avuto presidenti che hanno lavorato tenendo sempre in primo piano i valori dell’etica dello sport e della serietà, da mio padre a Mantovani. Valori importanti che la Sampdoria ha in sé: il nostro fair play è stato riconosciuto a livello internazionale. Io queste cose le terrò come il mio riferimento in qualunque mia azione da Presidente.
Porta avanti il nome della famiglia Garrone, che si è sempre battuta per la legge sugli stadi… Quali obiettivi concreti si pone?
E’ un problema più generale del calcio italiano, il modello tedesco vent’anni fa era ridotto ai minimi termini ed oggi è il più ricco d’Europa. E’ ripartito proprio dagli stadi di proprietà e penso che una società possa essere pià strutturata e solida se ha lo stadio di proprietà, che fa aumentare i ricavi. E’ un progetto per noi strategico, essenziale per essere competitivi in futuro. Mio padre fece una battaglia anche per tornare ai diritti televisivi collettivi e se oggi squadre cosidette “minori” possono averne una quota maggiore che in passato in qualche modo lo si deve a lui. Lavorare perché la Lega, che poi ci rappresenta e gestisce i rapporti con le televisioni, sia gestita in modo più moderno è un altro obiettivo che mi pongo come Sampdoria, ma nell’interesse del calcio italiano e non solo dei singoli club.
Promette di tenere più a lungo possibile Delio Rossi in panchina?
Ho detto che a me piace, perché è un uomo vero. E poi sta anche facendo molto bene, è un maestro di calcio e si vede dal rendimento della squara da quando la ha presa in mano. Quando abbiamo fatto l’accordo con lui, fino a giugno, ci siamo detti che quando fossimo stati matematicamente salvi, ne avremmo parlato. Da parte mia c’è tutta la volontà a farlo, se non altro per cabala aspettiamo di essere matematicamente salvi e poi non credo ci sarà problema.
Ci vorrà poco quindi…
Tocco ferro!