LA GAZZETTA DELLO SPORT – «Io vittima della giustizia, se Napolitano mi riceverà, spiegherò tutto. Sogno di allenare il Napoli, ma solo se Mazzarri va via. Tra me e Messi, io il migliore»
RASSEGNA STAMPA – Ha scelto l’antico tribunale del popolo, la sala Masaniello, un simbolo di Napoli: lui, Diego Armando Maradona, l’eterno eroe della gente di Fuorigrotta, ha urlato lì la sua innocenza. E dove altrimenti: una mossa di alta psicologia. E come un re è stato accolto dopo 8 anni di esilio: traffico impazzito, migliaia di tifosi giù ad attenderlo, una febbre contagiosa che ha attraversato tutta la città. Segno di un amore indissolubile tra il coraggioso Ulisse dello scudetto e la sua sacra Itaca, luogo di dolci ricordi e tempeste sotto forma di cartelle esattoriali. […] «Ho di nuovo l’aria di Napoli nel corpo. Era tanto tempo che volevo tornare. Chi, come Coppola, Franci, Ferlaino o Gallo, ha scritto il mio contratto è libero, mentre io, che andavo in campo per far felici i napoletani, dovrei pagare 40 milioni di euro di tasse. Ci metto la faccia perché non ho ammazzato nessuno. Voglio tornare con mio nipote Benjamin per fargli vedere il Napoli e quello che ho fatto. E non vorrei forzare nessuno a discutere della mia vicenda, se Napolitano vuol parlarmi poi… Certo, non saprei neppure chi è il capo del governo italiano… Essere Maradona vuol dire non essere Careca e Alemao. Chiedo giustizia». Sul campionato: «I bianconeri sono pratici, noi non dobbiamo regalare loro lo scudetto, bisogna batterli. Il campionato è aperto. Ai giocatori del Napoli dico di non aver paura di vincere. Pelè giocava contro belle statuine, non lo sopporto perché quando sbaglia a prendere le pasticche dice stupidaggini. Adesso sento fare paragoni con Messi, ma io credo di essere il migliore. Cosa deve fare De Laurentiis per tenersi Cavani? Tiri fuori i soldi, non li faccia spendere ai napoletani. Non ho mai ricevuto un invito da lui ad assistere ad una gara del Napoli. Il mio sogno è allenarlo. Visto che l’Inter o la Roma vogliono Mazzarri, io mi candido… E giocherei pure dietro a Cavani (scherza), anche se Careca era più forte».