REPUBBLICA.IT (M. Pinci) – “Sono stato vivisezionato, la mia famiglia sbattuta in prima pagina. I miei mi hanno insegnato il rispetto che pratico nei confronti di tutti, ma allo stesso modo lo pretendo”.queste le parole di Adnan Adel Aref Qaddumi, l’imprenditore della periferia di Perugia che tratta con la società americana AsRoma Spv llc l’ingresso nella Roma di Pallotta. Nell’articolo odierno dell’edizione online del quotidiano “La Repubblica”, vengono affrontati i tanti dubbi suscitati sul suo conto accentuati da un curriculum non proprio ricchissimo, delle società a lui intestate di cui si sa poco e nulla, a partire dai bilanci, e dalle perplessità nate in merito alle sue radici nobili, hanno innervosito quello che la stessa Roma definisce, nell’ultimo comunicato diffuso su richiesta della Consob, il “potenziale partner” del club. In attesa del 14 marzo, il termine ultimo posto dalla Roma al suo interlocutore, non per consentire a Qaddumi di presentare quelle garanzie non ancora pervenute, ma per il versamento delle liquidità necessarie a chiudere l’affare ad oggetto del preliminare già siglato, sulla base di una cinquantina di milioni. Intanto si continua ad attendere un nuovo incontro, ma nonostante vengano segnalati possibili viaggi oltreoceano di Qaddumi per raggiungere a Boston il presidente Pallotta, di spostamenti simili fino a oggi non si ha notizia. Oggi l‘ex direttore della Padania Gigi Moncalvo ha mostrato a Radio Manà Sport alcune perplessità da parte dell’investitore a proseguire nel cammino avviato: “Dopo l’intervista di Fiorentino c’è stato un passo indietro da parte della Roma, motivo per il quale lo sceicco sta pensando sulla trattativa. Vuole andare avanti, ma come in ogni matrimonio bisogna controllare le condizioni”. Intanto, le attività dell’imprenditore di origini arabe sono oggetto di indagine da parte degli uomini della polizia valutaria.