RASSEGNA STAMPA. GAZZETTA DELLO SPORT – Nessun colpo di scena: la Juve ha battuto il Siena e, dunque, il Napoli si giocherà le residue ambizioni di scudetto al Friuli, stasera. La gara con l’Udinese ha i tratti dell’ultima chiamata utile per restare in corsa e per dare ancora un senso allo scontro diretto di venerdì, al San Paolo. Occorrono i tre punti. Non servirà fare calcoli o altro, persino il pari equivarrebbe ad un risultato di poco conto, perché permetterebbe alla capolista di venire a Napoli con 6 punti di vantaggio e di giocarsela senza grossi patemi. E ieri sera anche De Laurentiis a Rai 1 è intervenuto sul big match: «Vedremo una bella gara, troppo vicina però alla sfida di Udine e la colpa è di chi gestisce il calcio. Se arriveremo secondi comunque sarà stata un’annata straordinaria. Mazzarri? Ci siamo sempre visti a fine anno e trovato l’accordo, inutile distrarlo ora. Cavani? E’ tra i migliori cinque attaccanti al mondo: la clausola? Se qualcuno tira fuori 70 milioni lordi sarà lui a decidere. Hamsik? Gli faccio le mie scuse per quel che è successo». E ci sono di mezzo anche le statistiche che mettono in agitazione Mazzarri, per il quale potrebbe prospettarsi un futuro alla Roma o all’Inter. Gli ricordano che nelle ultime quattro partite, giocate nello stadio dell’Udinese, ha rimediato due pareggi e due sconfitte, l’ultima vittoria risale al settembre 2007, 0-5 il risultato finale. Da allora, i numeri non sono più stati esaltanti per il Napoli nelle trasferte friulane. Come non lo sono quelli delle ultime settimane. L’eliminazione dall’Europa League col Viktoria Plzen, ha generato parecchia delusione: per la prima volta Mazzarri è stato contestato dai tifosi, giovedì sera, nella notte europea, quella che ha generato un’altra figuraccia. In pratica, tutte le iniziative del tifo rimarranno congelate fino a venerdì, giusto il tempo di capire come sarà la classifica dopo lo scontro diretto. Intanto, ieri molti appartenenti alle frange più estreme del tifo hanno dato fuoco alle loro schede elettorali: una forma di protesta contro il mondo politico che ha voluto la tessera del tifoso. Senza i gol dell’uruguaiano, il Napoli perde il 50% della propria forza. L’ultimo gol dell’attaccante risale alla trasferta di Parma. Da allora, la squadra ha realizzato una sola rete nelle successive 4 gare e, per giunta, segnata da un difensore, Campagnaro, con la Lazio, all’Olimpico (1-1). Il disagio di Cavani è evidente, come quello che sta condizionando la squadra, apparsa stanca ed in confusione.