RASSEGNA STAMPA. GAZZETTA DELLO SPORT – Nessuno tocchi i suoi giocatori, altrimenti Antonio Conte scende in campo e attacca. Anche se questo significa schierarsi contro una parte dei tifosi della Juve. E’ successo ieri dopo i fischi che, nonostante la vittoria sul Siena, hanno sottolineato alcuni errori di Giovinco (soprattutto), Vucinic e altri giocatori. Conte non ha gradito (eufemismo) queste critiche e, forte del rapporto viscerale che ha con il popolo juventino, si è sfogato in modo plateale: «Qui si è presa una cattiva abitudine: trovo ingiustificati e inopportuni i fischi. Questa squadra ha fatto ritrovare il senso d’appartenenza e l’orgoglio di essere juventini. I tifosi non devono mai dimenticare che un anno e mezzo fa oltre al campionato facevamo la Coppa del Nonno e non eravamo niente. Ci vuole sempre calore nei confronti di giocatori che ci stanno facendo sognare e sono pronto a scagliarmi contro tutti per difenderli. La presunzione non fa mai bene. Questi giocatori vanno rispettati e chi li fischia non è un vero tifoso. Adesso le giornate diminuiscono, il pallone diventa pesante e la nostra gente sarà ancora più importante. Se qualcuno pensa che sia diventato tutto facile, è meglio che faccia un bagno d’umiltà».
Dopo lo sfogo, Conte ha applaudito la prestazione della squadra contro il Siena: «Abbiamo avuto un buon approccio mostrando grande maturità. Altre volte eravamo stati più intensi rischiando però di andare allo sbaraglio e perdendo dei punti». Poi battute volanti sullo schema che ha portato al 2-0 («Curiamo ogni dettaglio») e sullo scontro diretto che si avvicina: «Un giorno in più di riposo rispetto al Napoli? Siamo in credito… Ce la giocheremo in modo sereno ed equilibrato». Infine un commento sugli apprezzamenti che arrivano in particolare dall’Inghilterra: «Fanno piacere gli attestati di stima, la mia ambizione è allenare un giorno all’estero. Ma adesso penso solo alla Juve».