Il difensore degli abruzzesi parla della prossima gara di campionato…
NOTIZIE PESCARA – Lunedì sera Luciano Zauri si ritroverà di fronte ai propri ex compagni: “Sono legatissimo a quei colori e a quella società”, dichiara il jolly difensivo che è stato anche capitano dei biancocelesti, “a livello personale sarà una grandissima emozione ma gli stati d’animo vanno messi da parte perché c’è il grande obiettivo da centrare con il Pescara. Non dovremo sbagliare assolutamente nulla, loro hanno fame di vittoria e di riscatto dopo la partita contro il Siena. A livello qualitativo non possiamo competere, pensiamo che uno come Floccari è la riserva di Klose, ma dovremo mettere in campo tutte le nostre armi a partire dalla grinta e dalla concentrazione: serve la partita perfetta”. Queste le parole del difensore trasferitosi in Abruzzo nel corso dell’ultima finestra di mercato riportate da forzapescara.tv. “Voglio ringraziare tutti, dai massaggiatori al mister passando per i compagni perché mi hanno subito messo a mio agio e fatto sentire immediatamente a casa. Avevo voglia di rimettermi in gioco e far parte di un gruppo e di un progetto importante, non è stato facile allenarsi da solo senza avere l’obiettivo domenicale di scendere in campo. Non sono ancora al 100% della forma ma crescerò. Dice che sono stato tra i migliori? Volendo andare a cercare l’ago nel pagliaio è una piccola soddisfazione, ma a 35 anni guardo ad altro. A Palermo meritavamo di più del punticino raccolto e con il Cagliari è arrivata una sconfitta che brucia ancora”. L’ex biancoceleste poi commenta anche l’approdo di D’Agostino e Sculli che lo hanno seguito a gennaio: “E’ una squadra giovane, è normale che un po’ di malizia ed esperienza serviva, spero che possiamo renderci sempre più utili alla causa. Serve un miracolo per la salvezza? I miracoli lasciamoli fare a chi sta in Cielo, servirà una bella impresa però”.Chiude parlando di Sculli e Kroldrup: “Sculli è un po’ più indietro rispetto a me ma sta lavorando bene ed è pronto. Kroldrup lo conosco dai tempi di Firenze, all’epoca era un gran bel giocatore, e se tornasse anche solo la metà di quel che era sarebbe oro per noi. Nelle partitelle non tira la gamba indietro, a livello clinico credo sia guarito poi spetta alla società fare le valutazioni del caso”.