IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (U.Trani) – Per Andreazzoli Trigoria ormai è diventata una seconda casa. Il tecnico giallorosso abita da 8 anni all’interno del centro sportivo della Roma. Per questo spiega di conoscere l’ambiente giallorosso come le sue tasche: “A volte ho fatto anche il guardiano, spegnendo i fari che erano rimasti accesi. Conosco vita, morte e miracoli di ciò che accade dentro al Fulvio Bernardini”. Un vantaggio in più per la squadra capitolina. Al debutto all’Olimpico, si è preso i primi tre punti e per lo più contro un avversario non certo facile da superare: “Ma la vittoria con la Juve non è stata una resurrezione, deve semplicemente essere un punto di partenza per costruire qualcosa. Io credo nei sogni. senza, non si va da nessuna parte. Per ottenere ciò che si vuole, occorre desiderarlo tanto. Era una tappa importantissima che abbiamo vissuto con apprensione. La gara è stata intensa”. Ad Andreazzoli hanno dato fastidio le accuse al Capitano giallorosso per l’entrata su Pirlo: “Possiamo dire solo cose bellissime di Francesco. Penso al gol di sabato e non solo a quello. Non ho visto il fallo e quindi non posso giudicare, ma Conte non è uno che esagera. Io invito sempre Totti ad essere da esempio per gli altri e lui lo fa benissimo restando dietro le quinte. Sta un passo indietro quando potrebbe tranquillamente essere tre passi avanti: nel calcio di solito è visto negativamente, ma io credo che sia un pregio”. L’allenatore si dice soddisfatto della prova fornita da De Rossi: “Daniele ha ampi margini di miglioramento. Con la Juve è stato bravo, ha giocato bene, dando il massimo di quello che può garantire in questo momento”. Il tecnico crede fermamente nelle qualità della sua squadra: “Questo è un gruppo di lavoro stupendo che si predispone in modo eccellente. Ho inserito delle regole e, nel farle applicare, non ho avuto problemi. Se ci sono stati, come quello del rigore di Genova, si risolvono prima davanti alla squadra, poi tra di noi. Tra loro sono amici”.