ROMA-JUVENTUS – Il tecnico giallorosso Andreazzoli è entusiasta per aver condotto la Roma alla vittoria contro i campioni d’Italia. Ecco quanto ha dichiarato a Sky Sport nel post-partita:
Partiamo dall’aspetto mentale: all’inizio eravate spaventati, poi nel secondo tempo è stata spazzata via ogni paura. Merito suo o dei giocatori?
“Il merito è sempre del calciatore, noi come gruppo di lavoro e società siamo stati loro molto vicini e abbiamo cercato di rasserenarli e di fare capire loro quanto possono essere importanti in una gara. Sappiamo che non abbiamo fatto il massimo fino ad oggi e abbiamo voluto testimoniare anche con un riscaldamento sotto la Curva quanto avevamo bisogno di energie e sicurezze. Avevamo il dubbio che la Curva rispondesse come non è stato poi, ma siccome loro sono sempre estremamente generosi ci hanno permesso di liberarci dei fantasmi che tante volte ci hanno un po’ limitato nel tempo”.
E’ la serata più bella della sua vita?
“Prima ci sono i figli e la famiglia. Nella vita professionale? E’ tanti anni che faccio calcio l’ho fatto in tutte le categorie. Ho avuto la possibilità di allenare la Roma, abbiamo giocato contro la squadra che i stimo di più in assoluto e di cui stimo l’allenatore. Apprezzo il gioco che fanno e il loro carattere, la loro chiarezza. Averli battuti è veramente una soddisfazione”
L’idea del riscaldamento sotto la Sud come è nata?
“E’ successo anche in passato e allora parlandone con alcuni collaboratori è uscita questa cosa, abbiamo anche Zago che ha vissuto personalmente queste cose e c’era anche Francesco. Sapevamo di potere rischiare e sapevamo di non avere fatto fino ad oggi tutto quello che il pubblico si merita. Abbiamo corso il rischio sapendo che potevano anche contestarci, io ho chiesto ai ragazzi di andare a testa alta e la Curva Sud non ci ha traditi, come non ci ha mai traditi. E’ stato un altro bel connubio, con lo stadio pieno e la Juventus battuta con sicurezza, sfrontatezza e andando a combatterli anche sul loro piano, quello dell’organizzazione e del vigore fisico. Certo anche soffrendo come è normale che sia”.
C’è stato tanto lavoro in settimana…
“Abbiamo cercato di fare tutte le considerazioni possibili, a me basta dormire 3-4 ore e poi alle 8.30 sono di nuovo lì a Trigoria. Ci abbiamo messo anima e cuore”.
(Andreazzoli vede delle immagini dello spogliatoio della Roma prima del match) I ragazzi ripetono: ‘Siamo la Roma’…
“Questa frase dovrà rimbombare spesso nella nostra società, dobbiamo renderci conto di cosa stiamo a fare, abbiamo la fortuna di avere una società in un’espansione incredibile, nemmeno si vede quello che stanno facendo perhcé i risultati nascondono molto. Io posso testimoniare che abbiamo una dirigenza impressionante, per iniziative, programmazione, calore, vicinanza…”
Lamela nel primo tempo ha cercato di stare addosso a Pirlo, poi nella ripresa si è allargato?
“No, come posizione non abbiamo cambiato niente, abbiamo cambiato gli uomini. Siamo stati un po’ sporchi, perché anche nel primo tempo c’erano diversi progetti per potere fare male, ma sono stati tutti abortiti per errori tecnici anche banali talvolta”.
Anche lei ha scambiato il destro calciato da Totti per uno dei meteoriti caduti in Russia?
“Eh lui ogni tanto le fa queste cose, ogni tanto spesso (ride). Io ho avuto la fortuna di participare ad un centinaio di gol con lui e poi li ho visti tutti”.
Con la Sampdoria si è vista ancora tanta Roma di Zeman, oggi molto di meno. Vuole andare avanti con questo modulo o deciderà se cambiarlo di partita in partita? Pjanic e De Rossi così fanno fatica e gli esterni devono fare 80 metri ogni volta…
“A Genova abbiamo fatto 3-5-2 ma la mia idea di gioco… Dipende… In quell’occasione abbiamo fatto quella scelta, oggi col 3-4-2-1, perché Lamela e Totti facevano i trequartisti, anche per infastidire Pirlo… Dedicare qualcuno a Pirlo per me è una spesa inutile perché tanto non lo prendi, però con due lì credevo e penso che in qualcosina possiamo averlo infastidito”.