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ROMA-JUVE. VIERCHOWOD: “Juve favorita ma la Roma…”

IL CORRIERE DELLO SPORT – L’ex giocatore parla del big match di sabato sera tra le sue due ex squadre…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – Pietro Vierchowood, classe 1959, ha giocato sia nella Roma che nella Juve. Oggi ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport per parlare della gara di sabato tra le sue due ex squadre. Eccone uno stralcio:

Torna Roma-Juventus: è sempre una sfida speciale, no?
“Il fascino c’è sempre, la tradizione nel calcio resta un valore. E’ una classica che va ben oltre la classifica. Parte dai miei tempi e da quel gol di Turone. Quando arrivai non si parlava d’altro. Oggi conta molto soprattutto per la Juve: se passa all’Olimpico mette un’ipoteca sullo scudetto. Ha avuto un calo a gennaio, ma adesso ha ricominciato a vincere. Per la Roma invece il momento non è facile, ma vorrà riscattarsi dopo l’ultima batosta”.

Fuori il pronostico…
“Pareggio con gol. Sennò vince la Juve”.

Per i giallorossi è la partita più difficile o quella ideale per superare i propri guai?
“Ideale e al contempo difficile. Perdere con la Juve vorrebbe dire aggravare ancor più la situazione acuendo le contestazioni che si sono fatte già sentire. E’ in gioco anche lo stesso spogliatoio e penso che la posizione di Andreazzoli senza un risultato positivo e una buona prestazione si farebbe complicata. La Roma può considerarla la gara del rilancio oppure la definitiva resa rispetto alle grandi squadre del campionato”. […]

Senza Zeman mancherà qualcosa?
“Non lo so. Ho un’idea precisa: questa Roma non aveva bisogno di imparare la fase offensiva ma di organizzarsi bene in difesa, specie in casa. Ricordo ancora la gara all’Olimpico contro l’Atalanta, ero là: aveva giocato benissimo, costruendo occasioni e gol, ma correndo tanti rischi. Se riuscisse a organizzarsi là dietro potrebbe fare molto di più. Ha grosse qualità individuali. Zeman è ripetitivo, quasi ossessivo. Colpa anche della società che non ha evidenziato questa lacuna nella guida della squadra”.

E’ più competitiva adesso?
“Ho sempre pensato che fosse forte in attacco. Con Zeman, però, soltanto in attacco. In Serie A non vince chi fa più gol, ma soprattutto chi ne subisce meno. Serve un buon gioco d’attacco e c’è bisogno di una funzionale efficace fase difensiva. Ognuno ha la sua filosofia: se quella che si ha non è vincente, una persona deve aver anche il buon senso di cambiare”. […]

Osvaldo: protagonista o problema?
“Tutti possono sbagliare un rigore. Totti se c’è, stavolta lo batte. Osvaldo è bravo: lotta, cerca di dare una mano alla squadra. Può sbagliare come succede a tanti”. […]

Un suo consiglio a chi più ne ha bisogno?
“Allora mi rivolgo alla Roma che ha giocatori di qualità: la società dovrebbe dare l’opportunità alla squadra di poter crescere e competere. E’ mortificante vederla in quella posizione”.

Redazione Sportiva