LA GAZZETTA DELLO SPORT – «La Juve è diventata una grandissima outsider. Il 3-0 di Glasgow è un forte riscontro mentale: psicologicamente ora si è avvantaggiata su quasi tutte»
RASSEGNA STAMPA -L’ex bianconero Gianluca Vialli è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Gianluca Vialli, lei vive a Londra e conosce bene il calcio britannico. Come hanno reagito?
«Questa mattina mi ha chiamato una radio inglese. La prima domanda è stata “Pirlo ha mai giocato in giacca e cravatta?”».
Ce lo invidiano, eh?
«È ciò che loro non hanno. Voglio dire: la straordinaria crescita di Marchisio ci fa dire che è ormai vicino al livello di Lampard e Gerrard. Loro invece non hanno nemmeno un progetto di futuro Pirlo. E soffrono per questo, perché vedono che il loro grande cuore, che dal punto di vista dello spettacolo rende il calcio britannico il più appassionante, va sempre a schiantarsi contro la nostra freddezza».
Quanto vale il Celtic?
«Non è una grande d’Europa, ma non è nemmeno soltanto l’ambiente e il calore del suo stadio. La Juve ha vinto una grande partita».
Che tipo di messaggio ha inviato alle favorite del torneo?
«Direi di serietà. Quando vedo Peluso scendere a testa alta e lanciare con un tempo perfetto Matri, capisco che Conte ha preparato la gara con uno studio approfondito. Il Celtic patisce se viene attaccato in profondità? La prima azione è una coltellata in questo senso da parte di una Juve fresca, concentrata, decisa».
Può vincere la Champions?
«Sì. È praticamente nei quarti, e le ultime otto devono avere quest’ambizione. Poi qualcuno resta un po’ più favorito, ma la Juve è ormai una grandissima outsider. Come il Paris Saint Germain».
Un pensiero per Matri, che gioca nel ruolo un tempo suo.
«In attesa di scoprire cosa possa dare Anelka, Matri è l’unico centravanti in rosa. Vucinic, Giovinco e Quagliarella sono seconde punte, Matri è una prima e trovo che in campo debba starci il più possibile, dà profondità alla squadra. Detto questo, un giorno la Juve acquisterà un centravanti più forte, in giro ce ne sono. Magari lo stesso Llorente. Però un posto in rosa per Matri lo conserverei».