Ma attenzione anche alla Karbon ed alla Moelgg. La favorita numero uno è Tina Maze…
Il gigante donne apre nel giorno di San Valentino la parte finale dei Mondiali di Schladming dedicata alle discipline tecniche. La favorita, manco a dirlo, è la slovena Tina Maze che in questa stagione di coppa del mondo ha strapazzato le rivali ed ha già vinto con largo anticipo la coppa di disciplina. In più vuole la sua terza medaglia, possibilmente d’oro come quella vinta in supergigante. Ma le italiane – seppur reduci da una stagione sottotono – non si tirano indietro. “Nadia insegna“, dice infatti l’allenatore Stefano Costazza presentando le quattro azzurre che domani saranno in pista: Nadia Fanchini, Denise Karbon, Manuela Moelgg ed Irene Curtoni. La prima è infatti proprio la dimostrazione dell’atleta che, dopo una stagione in retrovia e quando “non hai pertanto più nulla da perdere ma vuoi solo sfruttare la grande occasione dei Mondiali“, riesce con la grinta a piazzare il colpaccio nel momento decisivo, come ha fatto con il suo argento in discesa. “Dalla nostra parte – dicono ad esempio Denise e Karbon e Manuela Moelgg, le due veterane della squadra – c’è poi il fatto che la pista è la Planai dei maschi, molto tecnica, ripida e con un fondo durissimo. È la pista che va bene per il nostro modo di sciare. In coppa del mondo ultimamente di piste così ne abbiamo trovate poche. Dunque dobbiamo sfruttare questa grande occasione”. “Io sono caricatissima dopo l’argento in discesa. Non vedo l’ora di affrontare anche questo gigante”, aggiunge Nadia Fanchini, “nella convinzione che posso fare ancora bene, che i mezzi ci sono. Ho solo voglia di dare il massimo”. Delle quattro azzurre la più incerta pare Irene Curtoni. Lei e Manuela Moelgg stanno da tempo soffrendo di ricorrenti forti dolori alla schiena. Ma mentre Manuela pare al momento avere la situazione «sotto controllo», la valtellinese Irene non sta del tutto bene tanto che ha annunciato che deciderà solo all’ultimo momento se scendere in pista a o meno.