L’ex difensore della Lazio parla della squadra, di Petkovic e dei fuori rosa…
NOTIZIE LAZIO – Ai microfoni di ElleRadio, nel corso della trasmissione “Spazio Lazio”, è stato intervistato l’ex difensore biancoceleste Sebastiano Siviglia. Queste le sue parole, poi riprese da TMW
“E’ un periodo particolare, i risultati stentano ad arrivare ma sono questi i momenti decisivi di una stagione. Entro marzo si deciderà praticamente tutto, sia per il campionato che per le altre competizioni. E poi c’è da superare a pieni voti l’esame Europa League. Bisogna fare quadrato, ma Petkovic ha gli uomini giusti per superare un momento difficile”.
Su mister Petkovic
“Petkovic mi piace molto, ha portato una mentalità importante, da gruppo forte. Quando la Lazio subisce un gol arriva subito la reazione, è una squadra molto propositiva. Ha portato quell’ottimismo che fino alla scorsa stagione mancava. Ha lavorato bene sulla mentalità dei calciatori, è uno di quegli allenatori che ha sorpreso di più. Bisognerà aspettarlo nell’anno della conferma per assurdo è più facile passare da sconosciuto a sorpresa, piuttosto che confermarsi nella stagione successiva”.
Appuntamento imperdibile quello della Finale di Coppa Italia, che vedrà protagonista la Lazio contro una tra Roma e Inter: “Voglio a tutti i costi il derby contro la Roma, Sarebbe l’apoteosi giocare una partita del genere”.
Tra i suoi ex compagni laziale c’era Mauro Zarate, attualmente fuori rosa perchè in rotta con la società:
“Zarate è un ragazzo per bene che si fa voler bene, è un giocatore che ha delle qualità ma, evidentemente, ha altre difficoltà. I fuori rosa riguardano una gestione aziendale, i giocatori sanno bene che se non trovano l’accordo con la società possono andare incontro a situazioni del genere. Di certo è brutto vedere giocatori importanti essere costretti a nascondere le proprie qualità”.
In conclusione, Siviglia ha voluto parlare di un suo ex allenatore, Delio Rossi, nell’occhio del ciclone dopo i fattacci di Sampdoria – Roma:
“E’ una persona a modo, taciturna, ma in questi anni forse è un pò cambiato. E’ anche sanguigno, ricordo quando veniva con noi ad esultare sotto la curva. Di certo, quando compie gesti del genere, risulta come un personaggio scomodo. Credo però sia stato provocato da Burdisso, evidentemente oggi scarica la tensione in un altro modo, rispetto a quando correva con noi sotto la curva”.