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INTER. Cori razzisti contro MARIO: multa. MORATTI: “Mi spiace”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Gli insulti a Balo costano 15.000 euro alla società. “Ma che non capiti nel derby”…

 

RASSEGNA STAMPA – I cori contro Balotelli costano all‘Inter una multa. Il giudice sportivo di Serie A, Gianpaolo Tosel, ha inflitto un’ammenda di 15 mila euro alla società nerazzurra per “avere i suoi sostenitori, al 41′ del primo tempo e al 42′ del secondo tempo, indirizzato a un calciatore di altra Società cori insultanti e costituenti espressione di discriminazione razziale. I cori erano stati “Balotelli figlio di p…”, “Non ci sono negri italiani” entrambi seguiti da “uh uh”. Detto che la sanzione è stata attenuata “per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza”, ecco Moratti che si dissocia. “Me li hanno riferiti — dice il numero uno dell’Interperché non capivo bene cosa dicessero. Mi dispiace tantissimo”. Il 24 febbraio sarà tempo di derby. “Ripeto — continua Moratti —: mi dispiace molto e spero che non succeda nel derby, assolutamente”. Il numero uno interista ha risposto alla curva sullo striscione “Avanti con il progetto… ma non mancateci di rispetto”: “Non so dove ho mancato di rispetto e quindi non ho capito bene. Avanti con il progetto mi va bene”. Poi, ecco una disamina sulla vittoria. “La vittoria me l’aspettavo — continua Moratti —, perché vedevo sia l’allenatore sia i giocatori con la voglia di esprimersi così. Hanno fatto bene tatticamente per la partita che è stata. Poi, il ritorno di Milito, la partita di Cambiasso, insomma tutta gente che al momento giusto sa come fare”. La vittoria contro il Chievo ha visto il ritorno in campo di Stankovic che non giocava dal 2 maggio. Per lui, standing ovation da parte di San Siro. E una carezza da Moratti: “Il suo rientro ha tantissima importanza per il gruppo, si è visto anche dalla risposta del pubblico. Questo perché è un giocatore e un uomo che ha dato tantissimo all’Inter e quindi gli siamo tutti molto affezionati. Al di là di questo, poi, è uno che sa giocare, e quindi è utilissimo”. Contro il Chievo, Strama ha rimesso in pista Tridentone e difesa a 4. “Se il cambio di modulo sarà duraturo? Questo lo vedremo: penso che il tecnico abbia intenzione di farlo durare, poi farà quello che è necessario a seconda delle partite, di ciò che capiterà e a seconda degli uomini”.

Redazione Sportiva