IL CORRIERE DELLO SPORT (A.Ghiacci) – Che fine ha fatto il vero De Rossi? Dov’è finito uno dei ‘pilastri’ dellaRoma, quel fantastico giocatore che tutta Europa ci invidiava (e forse ancora oggi ci invidia)? Anche ieri, nella gara di campionato con la Samp, la prova del numero 16 giallorosso è stata incolore. Nonostante le parole di stima del nuovo tecnico Andreazzoli («De Rossi e Stekelenburg, se lo meriteranno, le giocheranno tutte» aveva detto alla vigilia della trasferta di Genova) Daniele continua a deludere. Sorge, a questo punto, un terribile dubbio: Zeman aveva ragione? De Rossi ha responsabilità sul primo e sul terzo gol subito. Stekelenburg ci ha messo del suo sul secondo a anche sul terzo. Prove non sufficienti, sicuramente. Come spiega ‘Il Corriere dello Sport’, il centrocampista di Ostia riparte dal periodo di Zeman: «Quando un tecnico arriva sa già chi sarà nei suoi piani, credo che il nostro ex allenatore fosse partito con le migliori intenzioni, all’inizio ho sempre giocato. Poi dopo non lo so, non posso discutere del fatto che non mi faceva giocare, è un suo diritto. Ma con lui non ho mai avuto problemi a livello umano, però secondo me potevamo essere importanti, io per lui e lui per me. Si è sempre parlato di un’incompatibilità, che non volevo giocare da intermedio o fare le doppie sedute, ma queste sono tutte fantasie create ad arte”, lo sfogo del giocatore. Qual’è allora la causa del malessere di Daniele? E’ stato lui stesso a spiegarla: «Posso fare molto di più, ma non faccio due o tre partite di seguito da mesi, mi devo rimettere in condizione. Mi dispiace che la Roma non riesca a trovare i risultati. Quando si parla di un giocatore forte ci si aspetta tanto, lo capisco. Sul primo gol ho sbagliato, sul terzo si marca a zona e può capitare».