LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il gol del 2-0 di Matri alla Fiorentina è stato eseguito senza la scarpa. Battuta nettamente la Fiorentina. Grazie al pari del Napoli i bianconeri allungano in vetta…
RASSEGNA STAMPA – (L. Garlando) – La Fiorentina ha trovato una mediana da paradiso, quella della Juve, e addio sogni di gloria. Il rientrante Marchisio ha acceso le polveri con la prima incursione pericolosa (10′); Pirlo, padrone assoluto, ha innescato il vantaggio di Vucinic con l’ennesima melodia in verticale (20′); lo stop aereo, il dribbling e l’apertura di Vidal per il raddoppio di Matri sono stati la perla tecnica del match. Conte ha dovuto rinunciare spesso a uno o più dei tre. Quando può presentarli tutti in condizione per lo meno discreta, come ieri, la Juve riavvicina di colpo il concetto d‘imbattibilità della stagione scorsa. Anche perché il secondo vero top-player della squadra con Pirlo, cioè Buffon, sta riguadagnando il tetto del suo rendimento e lo ha confermato bloccando due volte Jovetic nei primi minuti. Ma più del valore della sua mediana, e della buona prova della difesa arrangiata (Marrone, Peluso), a Conte avranno fatto piacere i gol decisivi dei suoi attaccanti. La Juve ha ritrovato se stessa. Nella ripresa, in vantaggio di due gol, invece di gestire, ha spinto, ha tenuto in scatola la Fiorentina. Conte è pronto per giocarsi tutto. Per la Fiorentina, quarta sconfitta nelle sei partite dopo Natale, più l’eliminazione dalla Coppa Italia. Stavolta è mancato tutto: gioco, idea, corsa, perfino rabbia agonistica che, in una sfida di tale tradizione, dovrebbe essere scontata. Benino solo all’inizio quando la Viola ha provato a guardare negli occhi la Signora cercando di ipnotizzarla con il suo palleggio. Per la prima volta Montella non ha fatto gol in trasferta. Ora tocca a Montella inventarsi qualcosa per guidare la Viola fuori dal momento oscuro e non guastare una stagione di bel gioco e meritati consensi.