LA GAZZETTA DELLO SPORT – Una battuta in dialetto veneto per accusare il tecnico di difensivismo: “Contro il Barça servono tre punte”…
RASSEGNA STAMPA – (A. Bocci) – Nel giorno in cui Allegri confessa il pensiero dei quattro attaccanti (“qualche volta potremo schierarli con due mediani”), Berlusconi lo accusa di non capire nulla di tattica e soprattutto di essere difensivista. Magari per scherzo, e per giunta in dialetto veneto. Ma la frase resta. E’ andata così: il Presidente onorario del Milan, nonché leader del Pdl, era in visita alla Maschio Gaspardo, ramo macchine agricole, a Campodarsego, nel padovano. Dopo il comizio, raccontava Repubblica.it, arriva il momento delle chiacchiere sul calcio. “C’è una sola maniera per farcela, con il Barcellona: dobbiamo aggredirli fin da subito, dall’inizio. Dobbiamo avere un tridente in avanti e non farli giocare. Non c’è altra via. Altrimenti non ce n’è per nessuno”. E quando gli viene chiesto se abbia passato il suggerimento al suo allenatore, Berlusconi sorride e usa il dialetto. “No el capisse un casso”. La verità è che in questo momento non ci sono rivali reali per il tecnico in carica, nè candidati alla successione veramente quotati. Eppure certe parole scavano piccoli solchi, anche se Allegri si è già dimostrato impermeabile alle battute del Presidente e alle polemiche che seguono. Il Milan era in viaggio verso Cagliari quando le dichiarazioni di Berlusconi si sono diffuse sul web. Galliani è rimasto fedele alla linea: non commentare le parole o le battute del numero uno. Quanto ad Allegri, il silenzio è inevitabile. Allegri ormai conosce l’indole di Berlusconi.