PALERMO. MALESANI: “Cercherò di analizzare l’aspetto mentale. La contestazione? Normale, niente di barbarico”

Ecco le parole della conferenza stampa del nuovo allenatore rosanero…

(Getty Images)
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NOTIZIE PALERMO – Queste le parole del nuovo allenatore del Palermo, Alberto Malesani, in conferenza stampa, riportate da palermo24.net.:

LE CONTESTAZIONI e LA SITUAZIONE AMBIENTALE –La contestazione di ieri è normale, non ho visto nulla di barbarico. Prima di arrivare qui ho fatto un’analisi della rosa, anche questo mi ha portato qui, a dire sì al presidente. Dossena, ad esempio, l’ho fatto esordire io. Conosco Boselli, gli altri li sto conoscendo adesso, li ho visti solo in qualche spezzone e naturalmente non posso saperne molto. Ma al di là di questo spero che dentro il gruppo ci siano ragazzi che capiscano che stiamo ripartendo per dare una svolta. Purtroppo molti di quelli che costituiscono l’ossatura sono via per le amichevoli con le nazionali, quindi non posso rispondere completamente sull’umore, poi mi farò un’idea più precisa. Il mio lavoro è indirizzato anche sul modulo, ma adesso stiamo cercando di analizzare l’aspetto mentale, che conta di più nella vita. Ognuno di noi può dare il massimo, tutti dobbiamo mettere un tassello, per ora lavoriamo in questo senso“.

SU MICCOLI E DONATI –L’esperienza conta tantissimo in situazioni di certo tipo. Fabrizio è il nostro capitano, è importante il capitano di una squadra in una situazione del genere. Anche Donati ha esperienza e dunque loro due sono fondamentali per me, saranno le persone a cui mi affiderò tanto, a prescindere dai sistemi di gioco. Io guardo tanto i dati e penso che si possa porre rimedio, penso sempre positivo. Subito dopo aver visto i dati ho detto al presidente che questa squadra ha nel centrocampo un settore molto nutrito di calciatori, che può regalare delle soddisfazioni. Cercherò di valorizzare questi calciatori“.

L’APPROCCIO CON ZAMPARINI – Il presidente non ha dovuto fare tanto per convincermi perchè io sono sempre andato da chi alza la cornetta e mi cerca. Io sono molto pratico, poi ci siamo visti. Mi ha fatto un’analisi completa della situazione, io ci ho pensato un attimo e questo mi ha convinto“.

IL MODULO – Tante squadre ormai utilizzano la difesa a 3, questo è un aspetto perché ti schieri come l’avversario. Prima si giocava tutti a 4, dipende tutto dall’allenatore. Contano soprattutto le abilità dell’allenatore, che deve insegnare diversi tipi di gioco. L’importante è che non vengano trascurati le basi“.

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