CURIOSITA’. Inghilterra i tabellini delle partite coperti da copyright

In Inghilterra il diritto d’autore esiste anche per i database sportitvi

(Getty Images)
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Esiste un diritto d’autore anche per i database degli eventi sportivi. E’ quanto ha stabilito in un sentenza la Corte d’Appello inglese in merito alla causa intentata dalla società britannica Football Dataco, incaricata di tutelare i diritti acquisiti sulle partite dei quattro campionati di calcio del Regno Unito, e Sportradar, società specializzata nei servizi anti-frode e di integrità dei dati relativi alle scommesse sportive. Rivendicando il copyright sul proprio database (come ad esempio il “livescore”, che comprende l’elenco delle formazioni, dei gol e il tabellino delle partite), spiega Agipronews, la Football Dataco aveva avanzato un’azione legale contro Sportradar, per violazione del diritto d’autore, ma nel maggio 2012 l’Alta Corte di Giustizia di Londra aveva detto di non aver riscontrato violazioni, pur ammettendo che l’incertezza della questione necessitava un parere da parte della Corte di Giustizia Europea. La sentenza di oggi ribalta il verdetto, sostenendo che esiste un diritto d’autore ‘sui generis’ per il database della Football Dataco.

Una decisione a cui Sportradar si oppone: “La Corte d’Appello ha detto chiaramente che i nostri servizi sulla Premier League non violano alcun diritto, da nessuna parte – ha dichiarato Carsten Koerl, Ceo della società – Non siamo d’accordo con il resto della sentenza, che si riferisce solo al database di Football Dataco e non ai dati generali sul gioco del calcio. E’ un errore giudiziario e non siamo d’accordo con il ragionamento su cui si basa. Per Sportradar l’accesso alle informazioni sulle partite di calcio non deve essere monopolizzato e soggetto a diritti d’autore”. Sportradar, colnclude Agipronews, sottoporrà il caso alla Corte Suprema, ultimo grado di giudizio in Inghilterra, ma nel frattempo dovrà limitare il suo servizio di livescore – del campionato inglese e scozzese – agli utenti residenti nel Regno Unito.

Edoardo Lavezzari

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