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INTER. Cinque round per STRAMA. MORATTI arrabbiato. Dal Chievo al derby sotto esame

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Seppur irritato, il Presidente ha tranquilizzato il tecnico. Che in un pugno di gare deve trovare identità e risultati…

RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Subito al sodo. Moratti è arrabbiato? Sì, ma ha chiamato Strama per tranquillizzarlo. Stramaccioni rischia la panchina? No. Ma (il tecnico) deve scuotere pedine e intuizioni e tutto il proprio senno calcistico per far sì che questo mese di febbraio porti risultati e gioco. Il gioco sì, perché già da domenica sera (ore 20,45, Inter-Chievo) servono scelte nette e idee più precise e costruttive. “Non siamo morti” dice Cassano: in 5 partite si capirà. Il Presidente è arrabbiato ma non deluso. E’ irritatissimo per l’ennesima occasione persa ma crede ancora in Stramaccioni, al quale chiede immediata resurrezione. Strama è l’uomo dei derby: ne ha vissuti 2 e due ne ha vinti. Percorso netto. Il prossimo derby è in programma il 24 febbraio, e quella sarà la serata che chiuderà una parentesi oltre la quale fare riflessioni: se da domenica prossima ad allora l’Inter tornerà in corsa sul piazzamento-Champions, bene. Sennò, chissà… Dentro questa parentesi che va dal 10 al 24 febbraio c’è anche il doppio confronto coi romeni del Cluj per l’Europa League. Passare il turno può ‘regalare’ il Tottenham, non passarlo farebbe dire che un titolo se n’è andato. Chievo in casa, Cluj in casa, Fiorentina in trasferta, Cluji in trasferta, Milan in casa. Cinque gare: trampolino o sottoscala? Lo sa Stramaccioni che questo mese è fondamentale. E lo sanno anche i suoi. Ieri mattina, il tecnico e tutti i giocatori si sono detti “Rialziamoci!”: perché siamo l‘Inter, perché dopo una gara come quella di Siena non serve qualcosa di peggio, perché la Lazio è a tre punti e perché l’allineamento del Milan può e deve creare stimoli. Le parole di apprezzamento verso l’allenatore dovranno essere seguite da fatti evidenti e concentrazione costante. Quando Stramaccioni dice “serve lo spirito di qualche mese fa” significa che ora servono solo fatti. Ora è il momento di trovare la carta d’identità. Uno dei motti di Strama è: “Se devo affondare lo faccio con le mie idee”. Le idee le ha, e ora anche i giocatori che voleva (segno della fiducia di Moratti): Kovacic è pronto dal 1′, Stankovic sta tornando, Milito pure, Cassano è fiducioso.

Redazione Sportiva