IL CORRIERE DELLO SPORT – Otto gol e sette assist: il centrocampista prenota lo scudetto
RASSEGNA STAMPA – Cos’altro deve dire? « Sono felice e orgoglioso di essere lassù. Ed è bello vivere questo duello ». E cos’altro deve fare? Otto reti – sorridendo e poi diventando serio, un bel giorno lo ribadì: « Ma la nona, quella con la Fiorentina, è mia, perché ho sfiorato il pallone con i capelli » – e sette assist: come lui c’è solo un centrocampista che segna tanto, e come Hamsik non c’è alcun calciatore che sistemi un collega davanti la porta avversaria e gli imponga, vai, fa tu. E’ successo e succederà ancora, perché in quella cresta che spacca in due l’aria, c’è la voglia matta di starsene accomodato nell’elite d’un calcio che ormai gli appartiene d’autorità (e d’autorevolezza), nelle prodezze che replica di stagione in stagione e che ormai ne hanno fatto una stella. […] La Juventus è ad un sospiro, tre punti, un refolo di vento o anche soltanto una partita, quella del primo marzo, nel proprio San Paolo; e però per arrivare allo scontro diretto in condizioni invitanti, servirà saltare a piè pari la Lazio e poi la Sampdoria e anche l’Udinese, e ossequiando l’Europa League: « Una partita per volta. Ora pensiamo innanzitutto alla Lazio ». Il miglior Hamsik di sempre è quello del quarto anno: dodici reti; ma prim’ancora che arrivasse Cavani, c’erano state tre stagioni chiuse con nove reti all’attivo e il «titolo» di capocannoniere del Napoli, dunque l’incoronazione a special one partenopeo.