LA GAZZETTA DELLO SPORT – Gol e assist dello slovacco, poi Cannavaro: aggancio in vetta. Errori dell’arbitro. Catania k.o…
RASSEGNA STAMPA – (L. Calamai) – Nessuno vuol lasciare il San Paolo. La squadra di Mazzarri batte il Catania e aggancia la Juve in testa alla classifica a quota 49. E pazienza se oggi Pirlo e compagni allungheranno di nuovo. Per ora va bene così. La corsa scudetto sarà un lungo testa a testa e il Napoli ha qualcosa in più rispetto alla formazione che in passato ha solo ‘sfiorato’ questo traguardo storico. Cosa in più? Ad esempio la maturità di un Hamsik, presente e decisivo. Con un gol e un assist ha messo in ginocchio gli avversari. E come non sottolineare un Cavani che si moltiplica per tre cercando la rete, inseguendo gli avversari come un ‘normale’ gregario di centrocampo, lottando su ogni pallone. Un campione che è sempre al servizio della squadra. Normale che sia adorato dentro lo spogliatoio. E si potrebbe andare avanti raccontando la rivincita di Cannavaro, in versione goleador, dopo i tormenti della vicenda scommesse. Nella storia di questo derby del Sud ci sono anche un paio di errori arbitrali che hanno dato una spinta ai padroni di casa. Un rigore non concesso al Catania per fallo di mano di Zuniga (sull’1-0) e un fallo di mano di Behrami che poteva valere il secondo giallo (sul 2-0). Il Napoli impiega mezzora per cominciare a macinare il suo calcio. La squadra di Mazzarri non ha una testa pensante in mezzo al campo e quindi ha bisogno delle invenzioni dei suoi ‘tenori’ per alzare la qualità del gioco negli ultimi trenta metri. Non a caso basta il primo acuto di Hamsik per sbloccare la partita. Lo slovacco al 31′ disorienta la linea difensiva del Catania con un’apertura improvvisa per Zuniga e va a chiudere l’azione con un tocco ravvicinato che fulmina Andujar. Un triangolo micidiale. Rotto il ghiaccio, la squadra partenopea prova a fare possesso palla. Al 38′ Zuniga commette un clamoroso fallo di mano in area. Rigore netto. Ma l’arbitro Calvarese fa segno di continuare fischiando, invece, un calcio di punizione dalla parte opposta del campo. L’esecuzione di Cavani è perfetta ma la palla centra in pieno la traversa. Il direttore di gara e il suo collaboratore Nicoletti giudicano con clemenza anche una manata di Grava a Gomez. Solo giallo. Due regali che anticipano il 2-0. Hamsik confeziona un assist al bacio per Cannavaro che da due passi corregge in rete. Paolo va a festeggiare sotto la Sud. Il Catania prova a riaprire la partita in avvio di ripresa. La squadra di Maran merita il posto che ha in classifica, ai margini della zona Europa. Bergessio, Gomez e Barrientos formano un interessante tridente offensivo. Stavolta stecca, invece, Lodi, meno lucido del solito in cabina di regia. Al 2′ Bergessio va a segno ma l’arbitro Calvisano annulla per un evidente fallo su Zuniga. E il direttore di gara grazia Behrami, già ammonito, per un fallo di mano volontario che avrebbe potuto far scattare il rosso. Mazzarri lo sostituisce subito con Inler. Cavani sbaglia una preziosa palla gol alzando di testa sopra la traversa una pennellata di Mesto. Mazzarri, sotto la pioggia, tiene ‘sveglia’ la sua squadra. Il tecnico non vuole cali di tensione e inserisce Insigne, carta preziosa nei minuti finali. Il Napoli gestisce senza rischiare.