ALESSIO: “Vincere era molto importante per noi. Senza Conte c’era tantissima tensione”

(Getty Images)
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JUVENTUS, DICHIARAZIONI ALESSIO – Di seguito le parole del tecnico ALESSIO dopo la vittoria della JUVENTUS contro il CHIEVO VERONA:

Vittoria importantissima visto che i risultati non arrivavano.
Una conferma anche oggi, il Chievo ha tirato una volta in porta e ha fatto gol, ma abbiam sempre avuto in mano la partita. Nel primo tempo potevamo segnare anche di più. Dopo 10 brutti minuti nella ripresa abbiamo controllato le ripartenze.

Nel primo tempo perfetti, perché quell’approccio a inizio ripresa?
Capita, ci sta capitando di prendere gol nell’unica occasione che concediamo. Siamo stati un po’ disattenti ma abbiamo avuto sempre in mano la partita. Vincere oggi era molto importante per noi.

Nei minuti finali un po’ di apprensione… Figlia della preoccupazione?
Si purtroppo capita a volte la comunicazione arriva in ritardo e si crea nervosismo.

Mi ha sorpreso il vostro nervosismo in questo periodo. Non siete convinti di essere ancora i più forti?
Siamo tranquilli, abbiamo sempre giocato al meglio delle nostre possibilità e in diverse partite il risultato è andato male, ma la prestazione c’è sempre stata. Sappiamo che il cammino è un po’ più difficile rispetto all’anno scorso: il Napoli sta facendo molto bene e si è rinforzato a gennaio. Pensiamo solo a lavorare ogni giorni e a migliorarci curando i dettagli. Andiamo avanti per la nostra strada tranquilli, consapevoli della nostra forza.

Oggi due gol col “piede sbagliato” per Matri e Lichtsteiner. Frutto del lavoro che fanno con voi?
Grazie della considerazione, è frutto del lavoro e spesso questi giocatori rimangono a fine allenamento a fare tiri in porta e a provare situazioni e guarda caso oggi sono andati a segno entrambi.

Con lei o Carrera in panchina la Juve ha fatto addirittura meglio…
L’allenatore è Antonio, noi siamo collaboratori e cerchiamo di dare il meglio facendo quello che Antonio ci chiede.

Oggi però non c’era più tranquillità in campo senza Conte?
No assolutamente, anzi chi era in panchina sapeva benissimo che c’era tantissima tensione. I ragazzi erano più attenti, più svegli e cercavano tutti di dare una mano proprio per la sua assenza.

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