SERIE A. JUVE. Marchisio salta il Chievo e l’Italia. Conte si affida di nuovo a Pogba

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il centrocampista rimarrà fermo per 7-10 giorni. E’ emergenza anche in difesa…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (G.B. Olivero) – Difesa da improvvisare, centrocampo da studiare, attacco da inventare. Non si può certo dire che Conte sia nelle migliori condizioni per preparare la trasferta di domenica a Verona. La Juve ha bisogno di ritornare al successo. Al Bentegodi il Chievo ha conquistato 19 dei suoi 28 punti, con cinque vittorie, quattro pareggi e due sole sconfitte. Insomma non sarà una trasferta semplice e a maggior ragione servirebbe la Juve titolare. Conte invece avrà assenze pesanti in ogni reparto. Alcune erano previste, una si è aggiunta ieri. La brutta notizia di giornata arriva a centrocampo dove mancherà Marchisio. La sua presenza contro il Chievo è esclusa a causa di una contusione all’anca sinistra rimediata nell’allenamento di mercoledì. La prognosi è di 7-10 giorni. A Verona Conte avrebbe voluto schierare di nuovo insieme Vidal, Pirlo e Marchisio, cosa che non accade dal 21 dicembre. Ma ancora non è possibile. Adesso l’obiettivo dello staff medico è di recuperare Marchisio per le sfide con Fiorentina (sabato 9) e Celtic (martedì 12) e sotto questo punto di vista c’è ottimismo. Il Principino salterà l’amichevole dell’Italia in Olanda e seguirà un programma di recupero che dovrebbe consentirgli di rientrare per il prossimo impegno di campionato. Domenica, quindi, con Vidal e Marchisio ci sarà Pogba. La grande emergenza, comunque, sarà in difesa dove mancheranno Bonucci e Chiellini. Insieme a Barzagli dovrebbero esserci Marrone e Caceres, favorito su Peluso. Infine l’attacco: qui pesa l’assenza di Vucinic, squalificato dopo l’ammonizione per proteste in Juve-Genoa. Giovinco sembra destinato a giocare ancora, nonostante la pessima prestazione in Coppa Italia. E accanto a lui c’è un ballottaggio tra Matri e Quagliarella. Anelka, invece, andrà in panchina in attesa di debuttare magari nel finale: l’autonomia è limitata, la classe no e la Juve spera che sia sufficiente per risolvere qualche partita.

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