IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (S. Carina) – Settantadue ore da dimenticare. Prima la grottesca gestione del caso Zeman, delegittimato martedì dal d.s. Sabatini per poi essere confermato con estrema naturalezza il giorno dopo; ieri l’affare Stekelenburg che in quanto a paradossi non ha nulla da invidiare a quanto accaduto al tecnico. L’offerta del Fulham (5 milioni più uno di bonus per l’acquisto definitivo) per l’olandese arriva mercoledì in tarda serata. Ieri il portiere viene comunque fatto allenare. Terminata la seduta esce dal centro sportivo Bernardini per poi rientrare dopo una mezz’ora, intorno alle 12,15. Nonostante sia l’ultimo giorno di mercato, la Roma decide di nascondere ai media la trattativa e fornisce la lista dei convocati per la gara di stasera contro il Cagliari dove figura anche il nome di Stek. Intanto Sabatini si è messo in moto. La prima scelta è Rafael Cabral Barbosa, classe ’90, numero uno del Santos. Il nome di riserva è quello di Viviano, oramai separato in casa con la Fiorentina. Convinta di riuscire a prendere uno dei due portieri, la Roma dà il via libera a Stekelenburg (a conoscenza della situazione, ossia che in assenza di alternative non sarebbe stato ceduto) affinché il portiere possa partire per Londra dove ad attenderlo c’è l’agente Jansen. L’olandese s’imbarca all’aeroporto di Ciampino alle ore 18. Qualche minuto dopo, Sabatini dopo aver già ricevuto il no del Santos, si deve arrendere anche con Viviano visto che la Fiorentina non è riuscita a trovare un sostituto. Stekelenburg è oramai in volo e verrà a conoscenza della notizia solo al suo arrivo a Londra. Questa mattina, sarà di ritorno a Trigoria. E così, la Roma ha ora in rosa un allenatore quasi esonerato e un portiere quasi ceduto.