LA GAZZETTA DELLO SPORT – Leonardi chiede Quagliarella più 13 milioni, Marotta dice no. Nuovo assalto a fine stagione…
RASSEGNA STAMPA – (M. Graziano) – La Juventus ha cercato un attaccante fino all’ultimo minuto di questo mercato. Prima Lisandro Lopez, poi Belfodil. Segno che Conte proprio la voleva questa punta in più. Alla fine, però, ci si è fermati ad Anelka. Deludente per buona parte del popolo bianconero di Internet. Un’analisi più fredda e attenta non può però trascurare l’ottimo lavoro svolto già in estate dal duo Marotta-Paratici. Insomma, Milan e Inter avevano bisogno vitale di raddrizzare una stagione finora così così, la Juve no. I campioni d’Italia sono primissimi in campionato e di nuovo fra le grandi d’Europa. Hanno sì bisogno di un fuoriclasse là davanti, ma questo step andrà completato in estate. A gennaio è più facile incappare in un flop che in un grande affare. Giusto quindi inseguire i vari Drogba, Lisandro Lopez e poi Belfodil, ma solo a certi prezzi, contenuti. Il grosso del bottino va infatti dirottato in estate: lì sì che dovrà essere preso il top player. Di fronte alle difficoltà incontrate per Lisandro Lopez, mercoledì notte Marotta e Paratici hanno tentato il contropiede a sorpresa. Aggancio e proposta al Parma per Belfodil. Due chiacchiere veloci, poi a nanna e appuntamento ieri mattina, a poche ore dalla chiusura del mercato. Ad un certo punto nella trattativa viene inserito Quagliarella. Fantasie? Macché, il 30enne attaccante di Castellammare di Stabia è legatissimo a Leonardi (a.d. del Parma), e non chiude le porta al club emiliano. La parola fine la mette però lo stesso Leonardi, nel primo pomeriggio. Per chiudere l’affare chiede Quagliarella e 13 milioni di euro. Salta tutto. Inevitabile. “Non abbiamo intenzione di indebolirci — dice Leonardi -, il nostro Presidente è ambizioso, e quindi ci sediamo a trattare solo a certe cifre, altrimenti non ne vale la pena”. In ogni modo, i club torneranno a parlare di Belfodil per giugno. In ogni modo, occhio a sottovalutare in partenza l’acquisto di Anelka. Trattasi sicuramente di un punto interrogativo, perché reduce da un anno e mezzo di calcio cinese, ma se il francese recuperasse anche solo il sessanta per cento del suo potenziale saremmo in presenza di un attaccante importante, in grado di dare una mano concreta alla causa bianconera.