L’ex atleta azzurro ritorna sul caso che ha cambiato del tutto la sua carriera, il doping…
DOPING – “Non ho più marciato dopo quel 30 luglio. Ci vuole ancora del tempo per metabolizzare. Ci vogliono altre cose ora, ho pensato tanto alla marcia in questi anni”. Alex Schwazer, ospite al programma “Le invasioni barbariche” su La7, è tornato su quanto gli è accaduto dopo la positività al doping che gli è costata quattro anni di squalifica. “Sto cercando di studiare economia. La mia vita ora è completamente diversa, per ora va bene, però io sempre fatto sport e spero un giorno di fare un po di sport, per me stesso. Fisicamente sono un po’ cambiato, il mio metabolismo si è tranquillizzato. Il mio allenamento mi manca, non magari alla stessa intensità”.
IO IL COLPEVOLE – “Con il dottor Ferrari ho lavorato solo un anno. Devo dire che non ho conosciuto bene la persona, ci siamo visti una volta al mese per fare dei test. È un gran professionista, lui cura allenamento, riposo e dieta. Se accetti di seguirlo devi farlo per 24 ore al giorno. Sono stato un idiota, la colpa è solo mia. Dovevo fare diversamente, adesso è troppo tardi, non posso più rifare nulla, non posso tornare indietro con le decisioni che ho preso, per me è molto triste. La verità? Già l’ho detta. Pochi credono alla mia versione dei fatti, ma più che dire la verità non posso fare. Sono stato per tre ore e mezzo da Togni, più di così… Quant’è diffuso il doping? C’è, ma non è quello che ti fa vincere”.