RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (A. Grandesso) – Ibrahimovic parla a ruota libera di passato, presente e futuro: Milan, Psg e Balotelli. “Non mi sento tradito, il Milan ha fatto certe scelte per migliorare certe situazioni, per questo io e Thiago Silva ce ne siamo andati. Non possiamo che essere contenti se il Milan adesso sta meglio e sono contento pure per Balotelli, che è un affare. Sono comunque onorato di aver giocato con la maglia del Milan“. Però con Galliani, Ibrahimovic non ci parla: “Non ho il suo numero”, taglia corto. L’Italia manca comunque all’ironico Ibrahimovic: “Si mangia meglio da voi e lo dico rischiando di farmi castigare dai francesi. Comunque qui a Parigi c’è la Tour Eiffel”. Ma a Milano, lo svedese ci torna di sicuro: “Per forza, ho ancora casa lì. Scherzi a parte, l’Italia è la mia seconda casa, ho trascorso anni importanti da voi, per me e per la mia famiglia”. Nostalgia canaglia, anche calcistica: “Seguo sempre la Serie A, il vostro calcio mi piace sempre”. E lo teme pure, in chiave Champions: “Giocare contro Milan, Juve o Barcellona sarebbe lo stesso, sono fortissime. Ma se vuoi vincere la Champions devi sfidare i migliori”. Da ex, Ibrahimovic analizza i suoi allenatori: “Con Capello ho fatto il salto di qualità. Mi spiace aver lavorato solo un anno con Mou, ma lui farà ancora grandi cose. Anche Guardiola è un grande, ma avevamo pareri diversi su certe cose”. Ora c’è il Psg di Ancelotti: “Ma non è l’ultima fermata. Ho ancora fame, mi restano due anni di contratto, ma al Barcellona firmai per cinque stagioni e me ne andai dopo una. Nel calcio non si sa mai, anche se la Premier League non è il mio sogno”.