IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (G. De Bari) – E’ già tempo di verdetti, il primo della stagione. Lazio e Juventus tornano nuovamente faccia a faccia, questa sera all’Olimpico, per contendersi la qualificazione alla finale di Coppa Italia. La squadra di Petkovic vi arriva dopo la clamorosa sconfitta interna contro il Chievo che, però, non ha raffreddato gli entusiasmi. Quella di Conte scortata dalle polemiche e dalle squalifiche per l’aggressione verbale all’arbitro Guida dopo il pareggio interno con il Genoa. La resa dei conti, in una sfida avvincente, davanti al pubblico delle partite nobili. Sugli spalti, infatti, si prevede la presenza di quasi 60 mila spettatori a spingere i biancocelesti verso il primo traguardo, che avrebbe il sapore dell’impresa. Fino a oggi, negli incontri di campionato e Coppa giocati a Torino, sono stati 2 pareggi. Dal terzo confronto dovrà uscire fuori il nome della prima finalista, perciò l’impegno riveste un peso specifico di ben altro spessore. Il gol di Mauri, segnato all’andata, almeno sulla carta, concede qualche possibilità in più alla Lazio. Ma è pura teoria perché Petkovic sa bene che non può fare troppi calcoli, che potrebbero diventare pericolosi. E sa bene che, per eliminare i bianconeri, servirà sicuramente realizzare un altro gol e, soprattutto, una prova di personalità e di alti contenuti agonistici. Conte prosegue nella linea scelta per gli incontri della Coppa Italia: quella di far riposare alcuni titolari, tra cui Pirlo e Marchisio. Petkovic, che non ha comunicato i convocati, recuperato Klose, schiererà la migliore formazione possibile. Petkovic ha provato sia la difesa 3, che quella a 4. Probabile che opti per la prima soluzione: il ballottaggio, a seconda del modulo che verrà scelto, chiama in causa Ciani e Candreva.