CASO ARMSTRONG – Travis TYGART, numero uno dell’USADA, torna ad accusare l’Unuone Ciclista Internazionale di avere aiutato Lance ARMSTRONG consegnandogli chiavi di accesso per superare i test e non farsi trovare positivo all’ANTIDOPING: “L’accesso che lui aveva ad informazioni interne, su come funzionavano i test, quali test venivano fatti e in quale momento, un accesso speciale al laboratorio… Giocava in modo completamente differente da quello del resto degli sportivi. Credo che ci siano parti in questo schema che sono come quelle della mafia”, queste le parole del responsabile dell’Agenzia Antidoping degli Stati Uniti alla CBS. Tygart ha poi spiegato come lo stesso Marcel SAUGY, direttore di un laboratorio svizzero, è stato invitato dall’UCI ad incontrare ARMSTRONG ed il suo team manager, Johan BRUYNEEL, cui ha spiegato: “il procedimento per il test dell’Epo. Io ho domandato a Saugy: ha dato a Lance Armstrong e Johan Bruyneel le chiavi per superare il test dell’Epò? E lui ha assentito“. Armstrong ha detto di aver smesso di doparsi nel 2005, ma secondo TYGART i valori del sangue dell’ex ciclista nel 2009 e nel 2010, indichano che ci sia solo “una possibilità tra un milione che fosse il risultato di un’altra cosa che non fosse doping”.