IL MESSAGGERO – Zeman ora rischia: Malesani l’alternativa…
RASSEGNA STAMPA – La Roma non riesce a centrare la prima vittoria del 2013 neppure a Bologna dove va due volte in vantaggio, con Florenzi e Osvaldo, prima di essere raggiunta e superata dai padroni di casa grazie alle reti di Gilardino, Gabbiadini e Pasquato. Di Tachtsidis il gol del definitivo pareggio (3-3). I giallorossi ora sono all’ottavo posto in classifica, dopo il sorpasso del Catania. Zeman accusa un po’ tutti. “Abbiamo commesso errori gravi sia in difesa che in attacco. Ci siamo svegliati tardi: forse qualcuno pensava che la partita si giocava alle tre…”. La posizione del boemo, attaccato pesantemente dal d.g. Baldini, non è più cosi solida: se venerdì sera all’Olimpico non riuscirà a battere il Cagliari, al suo posto verrà chiamato Malesani. Zeman, che ormai vive da separato in casa, oggi a Trigoria avrà un confronto con i dirigenti. Per il divorzio la proprietà vorrebbe aspettare la fine della stagione. La situazione, però, è delicata: il risultato di Roma-Cagliari può anticipare i tempi. E anche quanto accadrà nelle prossime ore, se il boemo non si piegherà agli input del club. Un ultimatum. Non c’è più sintonia tra la società e il tecnico. In mezzo la squadra, spaesata e fragile. Approfondiranno oggi a Trigoria, con una serie di rimproveri per il tecnico: 1) di non saper gestire lo spogliatoio (parla poco con i giocatori); 2) di non prendersi mai la responsabilità, scaricando le colpe sempre su altri, arbitri compresi; 3) di essere antiquato (non tollera l’uso dei social network) e rigido (considera sfaticati i calciatori); 4) di fare troppe polemiche in conferenza stampa. Gli rinfacceranno anche l’ottavo posto. Zeman replicherà con alcune obiezioni: 1) di non essere difeso come avevano fatto l’anno scorso con Luis Enrique; 2) di tollerare la mancanza di spirito di sacrificio della squadra; 3) di permettere ai giocatori di saltare gli allenamenti al primo dolorino, coperti dallo staff medico. “Dobbiamo restare uniti”. Totti fa un appello, evidenziando la spaccatura interna.