NAPOLI. Tremendo CAVANI. Sbanca Parma e risale a -3 dalla Juve

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Prima Hamsik e poi Cavani: il Tardini cade per la prima volta. Tra un mese al San Paolo lo scontro diretto con i bianconeri…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (N. Cecere) – La banda Mazzarri è sempre più convincente. Meno tre dal tricolore, con lo scontro diretto al San Paolo tra un mese. Il Napoli doveva vincere per approfittare della frenata della capolista e braccarla. Va in vantaggio con una splendida esecuzione del duo Dzemaili-Hamsik (assist geniale, tocco al volo di altissima scuola) poi subisce la collaudata ed efficace manovra di un Parma che ci tiene da matti a difendere l’inviolabilità del suo campo. Concede un paio di occasioni agli avversari, il Napoli, ma poi va a sfiorare più volte il raddoppio. Cavani fallisce uno smash da pochi metri, un gol già fatto che uno come lui non può mai sbagliare. E così nel secondo tempo altra sofferenza, col Parma che arriva al pareggio meritatamente anche se con l’aiuto di una sfortunata deviazione di capitan Cannavaro. E allora altre emozioni, altri errori sotto rete, di Cavani soprattutto, fino all’illuminazione che folgora il più giovane della compagnia, Insigne: testa alta ad osservare il movimento del Matador, tocco in verticale perfetto. Qui conta metterla dentro e qui Cavani infila la diciottesima perla. Si sono affrontati due allenatori ‘in forma’. Donadoni è rientrato in partita cambiando l’assetto difensivo a favore di una maggiore spinta. E quindi fuori il terzino destro Rosi, dentro Amauri, linea a tre con Paletta-Lucarelli-Gobbi. Un rischio calcolato e di breve durata. Il Napoli ha preso gol quattro minuti dopo l’ingresso di Amauri: si stava riorganizzando. Donadoni ha obbligato i tre difensori azzurri a giocare senza rete: Campagnaro contro Sansone, Cannavaro su Amauri, Britos su Belfodil. Con Biabiany e Marchionni supporti dinamici alla prima sovrapposizione sulla fascia mancina ecco l’agile Sansone nel cuore dell’area di De Sanctis. Azione chiusa da un tiro-cross che sbatte su Cannavaro e cambia traiettoria beffando il portiere in tuffo. Qui Mazzarri ha reagito ricorrendo all’ultimo cambio: Armero, capace con la sua forza fisica di sfondare sulla fascia sinistra. Immediata la replica di Donadoni tesa a neutralizzare la modifica del rivale: dentro Benalouane terzino a destra, con la difesa che ritorna a quattro e centrocampo a tre. Il Parma in questo modo si dichiarava soddisfatto del pari. Ma il Napoli doveva comunque provarci. E allora ecco un destro di Insigne neutralizzato dal portiere, poi un altro sapiente passaggio-gol di Dzemaili sprecato da un sinistro debole del Matador. Fino a quando Insigne ha calibrato al millimetro l’assist da tre punti. Ma è una sconfitta da accettare senza molti rimpianti.

 

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