Il procuratore dell’argentino parla della situazione del suo assistito: “Abbiamo chiesto il reintegro in rosa”…
Il suo futuro in biancoceleste è ormai compromesso: Mauro Zarate ha chiuso nel peggiore dei modi la sua esperienza nella Capitale. Completamente escluso dal progetto tecnico di Petkovic, il tweet dello scorso 3 gennaio (“In partenza per roma! A fare il “PASTORE DI FORMELLO ” per un anno!!!”) ha sancito anche l’addio con i tifosi che fino a quel momento gli concedevano una fiducia incondizionata, sperando di poter ammirare quel talento visto nella prima stagione a Roma. Ora si sta cercando una sistemazione per la punta di Haedo, ma sotto questo punto di vista il futuro appare nebuloso: il presidente Lotito non vuole depauperare l’investimento di oltre 20 milioni di euro compiuto 4 anni e non accetta offerte inferiori ai 7-8 milioni. Condizioni che non favoriscono una sua cessione come ha confermato, in esclusiva per LAZIONEWS.EU,Luis Ruzzi, l’agente del giocatore: “Molte squadra sono interessate al prestito: lo vogliono vedere prima. Ma non capiscono come mai un giocatore, che viene valutato 10 milioni di euro dalla Lazio, non gioca: è una cosa che sorprende. E’ un giocatore che non gioca da tanto tempo e gli altri club non capiscono perchè valga tanto. Il problema nasce dal fatto che il presidente Lotito non accetta le offerte di prestito ma vuole venderlo. Ovviamente nessuno offre quanto chiede lui”. Nei mesi precedenti si è parlato molto anche della situazione inversa, ossia che fosse il giocatore a rifiutare alcune destinazioni che soddisfacevano le pretese del patron. Un’ipotesi non conferma però dallo stesso Ruzzi: “Non è andata così: io ho chiesto alla società di informarci ogni qualvolta ci fosse un’offerta. Per confrontarci in prima persona e ringraziare per l’interessamento. Ci sono squadre con le quali non abbiamo neanche parlato ed è uscito fuori che le abbiamo rifiutate. A questo punto dico: parliamo con tutti e vediamo se c’è un reale interessamento”. Intanto il giocatore si ritrova ai margini della rosa: “Il giocatore è stato messo fuori squadra il 22 dicembre senza nessuna motivazione. Abbiamo mandato una lettere di reintegro al club e la Lazio aveva 20 giorni di tempo per contestare qualche infrazione, cosa che non ha fatto. Anche i giocatori, oltre ai doveri, hanno dei diritti. Non c’è nessuna motivazione sul perchè lui debba restare fuori rosa, questa è un’umiliazione tremenda. Zarate è un professionista esemplare: si allena con impegno, non va a ballare la notte, ha la testa sulle spalle. E’ insolito questo trattamento. Se non lo considerano buono per giocare, perchè chiedere 10 milioni di euro? Non credo che la Lazio possa permettersi il lusso di tenere in panchina un giocatore con questa valutazione, no?”. Il mercato chiude tra meno di quattro giorni e una soluzione a questo “problema” appare lontana. In caso di permanenza l’agente e il giocatore hanno chiari i loro progetti: “Lui ha un contratto per altri 18 mesi con un ingaggio sicuramente superiore a qualsiasi altra soluzione troviamo e o troveremo. Ovunque il giocatore andrà, percepirà sicuramente di meno. In passato di è parlato di spalmare l’ingaggio, ma io non sono stato contattato mai da nessuno:avevano già deciso che il giocatore doveva andare via. Ad agosto non ci sono riusciti e ora ci riprovano a gennaio anche se la vedo difficile. La nostra volontà è chiara: vogliamo andare via”. Parole cristalline quelle dell’agente che lasciano trasparire anche un po’ di rammarico per come è andata a finire tutta questa vicenda. Un rammarico che, rivedendo le giocate dell’argentino nella sua prima stagione in biancoceleste, avranno tutti i personaggi in causa: dai tifosi alla società, fino al giocatore stesso. Questa storia poteva avere sicuramente un altro epilogo…