Il campione serbo è pronto a sfidare lo scozzese nella finale degli Australian Open…
PAROLE DJOKOVIC – “Il 1987 è una grande annata per lo sport. Io, Murray, Messi, Vettel… non male». La finale dell’Australian Open è la celebrazione della ‘generazione d’oro’ del tennis e, più in generale, dello sport mondiale. Ne è convinto Novak Djokovic, numero 1 del ranking, che domani cerca il terzo titolo consecutivo a Melbourne Park contro lo scozzese Andy Murray. I due finalisti sono coetanei, a maggio compiranno entrami 26 anni: «Ci divide appena una settimana», dice Djokovic che è nato il 22, solo 7 giorni dopo il suo avversario. «Quando avevamo 11-12 anni e cominciavamo ad incrociarci non so se fossimo proprio rivali. Cercavamo solo di divertirci. È bello crescere, diventare un atleta e vedere che qualcuno fa il tuo stesso percorso. In generale, il 1987 è un’ottima annata per lo sport: Messi è nato in quell’anno, come Vettel…», aggiunge pensando al fuoriclasse argentino del Barcellona e al pilota tedesco, campione del mondo di Formula 1. «Negli ultimi 6-7 incontri, Murray ed io abbiamo sempre giocato partite lunghissime e molto impegnative a livello fisico. Penso che ci possiamo aspettare qualcosa di simile anche qui. E io sono pronto», prosegue Djokovic che, rispetto all’avversario, ha avuto a disposizione un giorno di riposo supplementare. «Non penso che possa fare la differenza. Andy ha giocato 5 set ieri nella semifinale contro Federer, ma in precedenza non aveva avuto troppe difficoltà nel torneo. Lui, poi, è uno dei giocatori più in forma nel circuito. Sarà sicuramente preparato per la finale», conclude Nole.