Le prime parole dell’uruguaiano: “Il mio modello è Zidane, Firenze mi piace già. Recoba mi ha consigliato l’Italia. Il passaporto…”
Primo allenamento per Matias Vecino, il centrocampista uruguaiano che racconta le sue prime ore di Fiorentina e la sua giovane carriera ai microfoni di Violachannel.tv: “Ero ansioso di allenarmi con la squadra e curioso di approcciarmi con una nuova città e una nuova sfida. Qui gli obiettivi sono molto grandi e questo per me è un sogno che si realizza. Ho origini italiane, i miei nonni sono di Torella del Sannio (provincia di Campobasso, ndr) e spero di avere presto il passaporto comunitario. Quando arrivi in un Paese è fondamentale trovare qualcuno che parla la mia lingua e nella Fiorentina non ho avuto problemi con Larrondo, Mati Fernandez e tutti gli altri. Le mie caratteristiche? Sono un centrocampista offensivo, che gioca vicino all’area. Ho una falcata lunga e rapida, cerco di muovermi tra le linee e di applicarmi nella fase tattica. I miei modelli? Ci sono tanti giocatori che mi piacciono, se devo dirne uno dico Zidane anche se sarà difficile avvicinarsi al suo livello. Come primo allenamento ho notato ritmi molto intensi e grande attenzione al lavoro tattico. La mia carriera? Ho iniziato a giocare a 13 anni, ho esordito in prima divisione a 18 anni e ho giocato il Mondiale Under 20 con l’Uruguay. Nell’ultima stagione ho giocato al Nacional e ho vinto il campionato uruguaiano. Il mio connazionale Recoba mi aveva parlato bene dell’Italia e di Firenze e la prima impressione è stata magnifica e credo si possa vivere molto bene qui. Ci tengo a ringraziare il Nacional Montevideo per avermi dato questa opportunità di venire alla Fiorentina, lì ho vissuto momenti importanti e chissà che in futuro non possa tornare”.