LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il portiere della Lazio sempre più determinante: il c.t. pronto a dargli una nuova chance azzurra tre anni dopo l’ultima…
RASSEGNA STAMPA – (S. Cieri) – E alla fine il premio è arrivato. Anzi, sta per arrivare, visto che al momento è solo un’indiscrezione in attesa di conferma. Ma questa sembra davvero la volta buona: Marchetti si accinge a tornare in Nazionale, quasi tre anni dopo quel Mondiale sudafricano che ha segnato l’inizio e – fino ad oggi – la fine della sua avventura in azzurro. Prandelli pare intenzionato a convocarlo per l’amichevole che l‘Italia disputerà ad Amsterdam con l’Olanda il 6 febbraio. Una chiamata che sa tanto di riconoscimento a quanto il portiere veneto ha saputo fare da un anno e mezzo a questa parte, da quando è passato alla Lazio dopo l’anno sabbatico vissuto suo malgrado a Cagliari. Sembrava una storia finita quella tra Marchetti e la Nazionale. Perché le gerarchie azzurre nel ruolo erano ormai definite e difficilmente modificabili. E invece alla fine la testardaggine e la costanza del portiere laziale saranno premiate. Una volta passato alla Lazio, Marchetti ha cominciato la sua lenta ed inesorabile rimonta. Fatta di prestazioni sopra le righe, di punti regalati alla squadra biancoceleste grazie a prodezze apparentemente inspiegabili. Quelle messe in mostra allo Juventus Stadium martedì sera in Coppa Italia sono solo le ultime della serie. Ma, sempre nello stadio bianconero, due mesi prima in campionato il portiere della Lazio era stato anche più decisivo. E a Napoli ancora ricordano le incredibili parate con cui nello scorso campionato consentì alla Lazio di uscire dal San Paolo con uno 0-0. Per non parlare di quelle esibite nell’ultimo match giocato all’Olimpico con l’Inter. Numeri da top player, anche se di solito l’espressione si riferisce ad attaccanti che fanno gol a ripetizione. Ma ben si addice anche ad un portiere che quei gol non li fa fare.