LA GAZZETTA DELLO SPORT – «Champions e atmosfera mi hanno spinto al Galatasaray Sfida col Besiktas? Ci sono»
RASSEGNA STAMPA – Wesley Sneijder ha firmato un contratto di tre anni e mezzo con il Galatasaray con un ingaggio che dovrebbe aggirarsi intorno ai cinque milioni di euro a stagione. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. La prima conferenza stampa dell’ex interista è stata subito un successo quasi come il bagno di folla che lo aveva accolto l’altro giorno all’aeroporto della capitale turca. L’olandese sa come conquistare il suo nuovo popolo: ha dichiarato di aver ricevuto numerose offerte, ma ha scelto il Galatasaray perché è «un top club che gioca la Champions League». Il suo nuovo club se la vedrà con lo Schalke 04 negli ottavi della massima manifestazione continentale. L’andata è in programma il 20 febbraio a Istanbul e il ritorno il 12 marzo in Germania. Sneijder potrà giocare perché con l’Inter ha disputato soltanto l’Europa League.
La nuova destinazione lo ha già conquistato: «Ho capito quanto sia grande la comunità del Galatasaray arrivando in aeroporto. Sono felice e orgoglioso di mettermi al servizio di questo grande club. Il derby di domenica contro il Besiktas è fondamentale. Sono in buone condizioni fisiche e se il tecnico lo vorrà sono pronto per la sfida di domenica. È un onore che il mio nome venga accostato a quello di una leggenda quale Gheorghe Hagi. So cosa significa il suo nome al Galatasaray. Sono qui per seguire i suoi passi».
Ma ci sono state anche delle telefonate preziose che lo hanno spinto ad accettare l’offerta dei turchi: «Sia Mourinho, mio ex allenatore all’Inter, che Louis Van Gaal, adesso c.t. del’Olanda, mi hanno detto di andare al Galatasaray, è stata una decisione facile». Aveva bisogno di consigli? «Mourinho è stata una persona importante nella mia carriera, quindi ho voluto chiedere una sua opinione e mi ha dato un ottimo consiglio»
I problemi nerazzurri «Ho avuto una grande stagione nel 2009-2010 con l’Inter, abbiamo vinto tutto e quando vinci è difficile farlo di nuovo — ha analizzato l’olandese —. Negli ultimi due anni ci sono stati molti allenatori, abbiamo giocato con tanti moduli e la situazione si è fatta difficile».