LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’assedio produce un gol e un palo di Vidal. Poi ci pensa Marchetti a blindare la porta: nel finale bianconeri beffati su angolo. Martedì il ritorno
RASSEGNA STAMPA – La Lazio è dura a morire e ieri ha accumulato il suo sedicesimo risultato utile di fila. La Lazio è ormai la bestia nera della Juve, fermata sul pari di nuovo. Ma questo pareggio, rispetto allo 0-0 in Campionato, fa molto più male perché subito con una zamapta su calcio d’angolo di Mauri e perché il gol subito pesa in ottica ritorno. La Juve ci ha provato, seppur non con la solita forza d’urto, ma ha trovato davanti a sé un Marchetti eccezionale, di nuovo, come n Campionato.. La cronaca della ripresa dice con chiarezza del dominio juventino pure in zona gol ma il calcio è imprevedibile ed ecco che Mauri raggiunge la Juve a pochi minuti dalla fine sfruttando un calci d’angolo. Stessa dinamica del gol del vantaggio della Juve, realizzato da Peluso ma viziato da un fallo del difensore su Lulic. Appuntamento, per il ritorno, a martedì, stadio Olimpico. Ma lì sarà un’altra partita con Conte che potrebbe schierare qualche titolare in più rispetto a ieri sera (Pirlo, Quagliarella, per esempio) e con gente messa in condizioni fisiche migliori. E attenti a Vucinic che ha lascaito tracce d spettacolo nei pochi minuti giocati ieri compreso un fallo di rigore subito che l’arbitro non ha fischiato. chissà se ci sarà ancora Pogba, ottimo anche ieri e chissà se Marchetti disputerà l’ennesima partita perfetta contro la Juve come ieri, come in Campionato. Ma torniamo al match di ieri. Moduli speculari tra Lazio e Juve, ma bianconeri non abituati a giocare con un solo attaccante. Mezza squadra era composta da riserve mentre la Lazio aveva fuori fra i big soltanto Klose. La Juve ha fatto il match ed è stata la Juve a imporre il suo gioco ma alla fine però ride Petkovic che non perde da una vita e prosegue la sua marcia verso obbiettivi importanti. La Lazio è una squadra solida e ha capacità camaleontica che possono fruttare un tesoro.