LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il numero uno del club potrebbe cavarsela con una ammenda,
RASSEGNA STAMPA – Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, è arrivato il deferimento per Antonino Pulvirenti dopo le frasi su Andrea Agnelli. Ma in attesa della Disciplinare — il numero uno del club potrebbe cavarsela con una ammenda, seppur salata — continua la diatriba fra Catania e Juventus (la seconda in questa stagione dopo le polemiche per il gol regolare annullato a Bergessio al Cibali e quello irregolare concesso a Vidal). Ricapitolando: alla dichiarazione di Agnelli che commentando l’elezione di Pulvirenti in seno al Consiglio Federale aveva sottolineato di non averlo mai visto «in Lega negli ultimi 10 anni», il proprietario del club siciliano aveva replicato domenica: «Agnelli sembrava una zitella isterica in crisi di astinenza». Lunedì era stata la volta dell’a.d. bianconero Marotta: «Il livello dialettico del presidente Pulvirenti si commenta da sé».
«Spiegherò al giudice» La prima risposta di Pulvirenti, nella stessa giornata, era stata lapidaria: «A Marotta neanche rispondo». Ma ieri in occasione della presentazione del nuovo acquisto, l’albanese Cani, ha aggiunto: «Come faccio a rispondere a Marotta? E’ un impiegato di Agnelli, magari quel che ha detto non è proprio il suo pensiero». Sul deferimento Pulvirenti è stato perentorio: «Era stato annunciato da qualche giornale, sarò costretto a difendermi e dirò cosa è successo davvero in assemblea. Ma lo farò solo davanti a un giudice, se costretto a svelare quel che dovrebbe rimanere fra le mura della Lega». E a chi domanda se esprimerebbe l’affermazione della zitella, Pulvirenti replica: «Sottolineo 3 volte di avere solo risposto alla provocazione del presidente, non ho cominciato io». E sulle elezioni federali: «Su 20 società, ben 14 hanno indicato un presidente e i consiglieri, come si fa in democrazia».