CALCIO. Materazzi «Ibra insulta. L’Inter non mi vuole più»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Intervista al veleno in Francia «Zlatan non aiuta i compagni e Zidane doveva scusarsi»

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Marco Materazzi conquista la Francia. O meglio, la copertina di France Football. Come riporta la Gazzetta dello Sport. l’ex difensore dell’Inter, oggi opinionista di Gazza Offside, ha concesso una lunga intervista al magazine d’Oltralpe. Un’occasione per ristabilire certe verità e offrire il suo punto di vista su temi a rischio. A cominciare dall’indimenticabile testata che gli rifilò Zidane nella celebre finale del Mondiale 2006, senza dimenticare affondi ruvidi quanto i suoi tackle su Ibrahimovic, Inter, Benitez, Leonardo e lo stesso magazine France Football.

LA TESTATA – A Materazzi non è ancora andata giù che nel 2006 il giornale francese lo abbia escluso dai 50 candidati per il Pallone d’Oro: «Una vergogna». Come poco onorevole è la testardaggine di Zidane che non ha mai voluto scusarsi, nonostante fossero intervenuti personaggi del calibro di Mandela e Annan: «Se non ci sono riusciti loro a conciliarci non è certo colpa mia. Anche l’Onu cercò di fare qualcosa per una campagna pubblicitaria, ma avrei accettato solo se avessimo fatto le foto insieme. Non ho problemi a guardare negli occhi Zidane che se mi avesse stretto la mano avrebbe fatto una gran bella figura perché la gente avrebbe detto che Zidane è un signore proprio per aver stretto la mano a quel pezzo di m… di Materazzi».

A IBRA – Materazzi sposta il mirino anche sull’ex amico Zlatan Ibrahimovic: «Quando un suo compagno è in difficoltà dovrebbe sostenerlo, non massacrarlo. Insulta troppo, è il suo grande difetto (…), forse per questo non è mai riuscito a diventare un Messi o un Ronaldo (…). Se con il suo talento non vinci il Pallone d’oro ti devi porre delle domande: non è solo perché non vinci la Champions League, ma anche perché a livello caratteriale devi migliorare. (…) E poi non ammette mai la sua colpa. E’ il suo punto debole».

ALLENATORI – Il legame con Mou è ancora molto forte, normale quindi che quando Benitez fece togliere la foto del portoghese alla Pinetina fu interpretato come un atto di sacrilegio: «A lui non affiderei mai una squadra». Ce n’è anche per Leonardo, che lo spinse a finire anticipatamente la carriera: «Con lui però mi sono chiarito direttamente». E pure per i dirigenti dell’Inter: «Non mi considerano all’altezza per entrare nell’organigramma societario».

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