RAIOLA SU POGBA – Mino RAIOLA, procuratore di Paul POGBA, ha parlato del futuro del proprio assistito a Tuttosport. Ecco le sue dichiarazioni: “Paul deve lavorare e restare con i piedi per terra. Non gli manca niente per diventare uno dei giocatori più forti al mondo. Nonostante gli impegni ho trovato il tempo per vederlo giocare contro l’Udinese, ma rispetto a tifosi e appassionati sono tutt’altro che sorpreso della sua crescita. Paul lo conosco da tanto e soprattutto lo conosco molto bene. E poi in realtà voleva crossare, non tirare in porta… Però come ho detto altre volte, Paul deve lavorare e restare con i piedi per terra. Il futuro è suo, non gli manca niente per diventare uno dei più forti”.
RAIOLA ha parlato anche delle ultime dichiarazioni di POGBA e del suo rapporto col Manchester United “Ha detto quello che è giusto dire. Ferguson non fa più parte della sua vita, è un capitolo del passato. Il presente sono la Juventus e Conte. Oggi quanto varrebbe Pogba sul mercato? Oggi non è importante, non c’è un prezzo. Pogba non è in vendita, la Juventus di sicuro non lo metterà in vendita, di conseguenza non ha senso affrontare questo argomento”.
Ecco infine le sue parole, a GR Parlamento, su BALOTELLI e sulla possibile trattativa col MILAN: “Non c’è nessuna trattativa per Balotelli con nessuna squadra. Mi sembra una favola dei fratelli Grimm. Il Manchester City non vuole vendere Mario, figuriamoci se vuole prestarlo: ci sono zero possibilità che si muova. Ma fino al 31 gennaio, chissà… Nessuna trattativa, nessun incontro. Zero. Il City non ha mai chiesto soldi perchè non ha mai messo in vendita il giocatore. I proprietari apprezzano molto il giocatore e non vogliono venderlo, basta. Balotelli è molto tranquillo, ovviamente non è contento per il fatto non gioca ma sta gestendo la situazione in maniera diversa rispetto al passato, rispetto ad una mela marcia…. La situazione è stata chiarita? Assolutamente. Mario sa che questo è un momento difficile, sa che deve riconquistarsi il posto. L’Inter? C’è un accordo tra le due società, ma non vieta al giocatore di scegliere un’altra destinazione”.