La tennista russa ammette che a lei non piacciono i controlli a sorpresa…
DOPING – Maria Sharapova è per un tennis con regole antidoping per mantenere lo sport pulito. Ma non è assolutamente una fan dei test a sorpresa, soprattutto in un giorno speciale. «Loro (i responsabili dei test antidoping) si sono presentati il giorno del mio compleanno e sono rimasta molto delusa. Lo hanno fatto un paio di anni fa», ha raccontato la tennista russa. «Se si presentano con i fiori, va bene, ma sono venuti a mani vuote…». La Sharapova, una delle candidate a vincere gli Australian Open 2013, dopo aver vinto nel 2008, ha parlato anche della confessione di Lance Armstrong: «E’ solo una storia molto triste, triste per lo sport. Sono felice che il nostro sport sia pulito e che siamo costantemente sotto controllo. Noi diamo il nostro contributo e la nostra disponibilità ogni singolo giorno dell’anno, con la speranza che nei giorni dei compleanni e alla vigilia di Natale, sia più difficile…». Anche Novak Djokovic è tornato a parlare del caso Armstrong e i suoi dubbi sul ciclismo sono stati rafforzati dall’intervista del texano: «Ho perso molta fiducia nel ciclismo, che ho l’abitudine di guardare. Tutti i grandi campioni coinvolti, Marco Pantani e ora Lance Armstrong. Ci sono state molte polemiche su questo sport, ma sono sicuro che ci sono molti ciclisti in tutto il mondo che si allenano duramente e cercano di non utilizzare le sostanze dopanti. Ma penso che non sia accettabile che facciano così tanti chilometri in pochi giorni. Praticamente ogni giorno, giorno e mezzo, devono pedalare per oltre 200 chilometri, tra salite e discese, dal Giro d’Italia, al Tour de France, è uno sforzo disumano. Come si può vedere, Lance Armstrong e molti altri grandi campioni, hanno dovuto usare qualcosa per avere successo».