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CONFESSIONE ARMSTRONG: “Il bando a vita è una condanna a morte”

Nella seconda parte dell’intervista shock ad Oprah Winfrey il texano afferma di “voler tornare alle gare”…

(getty images)

CONFESSIONE ARMSTRONG – Nella seconda parte della intervista-confessione a Oprah Winfrey Lance Armstrong ha chiesto di tornare alle competizioni: “Voglio tornare alle gare. Il bando a vita è una condanna a morte“. Il texano si è detto convinto di meritare una sospensione di sei mesi, la stessa che i suoi compagni di squadra che hanno ammesso l’uso di sostanze proibite. Il momento più umiliante: “Quando mi sono dimesso dalla fondazione Livestrong“. L’ex ciclista si è commosso, per la prima volta, quando ha parlato di suo figlio Luke: “Quando questa storia è iniziata ho visto mio figlio Luke difendermi davanti ai compagni di scuola dicendo: ‘quello che dite di mio padre non è vero’. In quel momento ho capito che avrei dovuto dirglielo: lui non me l’ha mai chiesto, si fidava di me. La confessione? E’ successo durante le vacanze di Natale. Gli ho detto: ‘ho sempre negato tutto, con forza, ma voglio dirti che è tutto vero’. Luke, mio figlio, e le sue sorelle non hanno detto molto, hanno accettato la mia confessione. Ho detto a Luke ‘non difendermi più. Lui è stato straordinariamente calmo e maturo. Mi ha detto ‘ti voglio bene, sei mio padre, questa cosa non cambierà nulla’. Grazie al cielo Luke assomiglia più a Kristin che a me“. L’ex ciclista promette: “Vorrei tornare a competere, non al Tour. Mi piacerebbe per esempio correre la maratona di Chicago quando avrà 50 anni. La competizione mi piace troppo ma non sto confessando per questo“.

 

Redazione Sportiva