Il Segretario Generale della Uefa ha parlato del fenomeno calcioscommesse
CALCIOSCOMMESSE – Il Segretario Generale della Uefa Gianni Infantino, ha parlato nel corso dell’apertura dell’incontro ’’Calcioscommesse: il lato oscuro di un bel gioco’’, la conferenza internazionale Interpol rivolta alle forze di polizia e alle Federazioni calcistiche europee, organizzato a Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia: «Il calcio scommesse é un problema in tutti i Paesi e la lotta e la prevenzione é una priorità per l’Uefa. Noi dobbiamo proteggere il calcio perché si tratta di un problema che attacca l’anima stessa del gioco. Non vogliamo parlare molto ma agire concretamente. La nostra attività si basa su prevenzione e formazione, controllo e monitoraggi, repressione. Facciamo incontri a tutti i livelli. Nel 2010 abbiamo pubblicato una risoluzione riconoscendo il pericolo delle partite truccate, per coinvolgere tutti gli attori e noi lavoriamo insieme su questo punto. L’esempio di Simone Farina é il modello in questo contesto. Per quanto riguarda il monitoraggio – ha aggiunto Infantino – in tutti i campionati che organizza l’Uefa, più di 30mila partite e più del 99% di quelle che monitoriamo sono regolari, ma lo 0,7% (più di 100 match all’anno) ci indica che c’è qualcosa che non va. Potrebbe sembrare un niente, ma per noi é tanto e dobbiamo combattere perché questo non avvenga più. Il nostro Integrity Office lavora in questo senso, in ogni nazione europea, e si tratta di uno strumento molto potente per scambiarci pareri ed evitare errori. Per quanto riguarda la repressione, infine, abbiamo adottato il nostro regolamento disciplinare, e puniremo duramente cinque voglia manipolare il risultato di una partita e lavoriamo con la Polizia in questo senso. Abbiamo anche sospeso a vita giocatori (in una partita in Macedonia lo scorso anno) e due arbitri sono stati allontanati, così come un club di Malta é stato sanzionato».