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CALCIOSCOMMESSE. PALAZZI: “Napoli? Ci sono i requisiti per applicare la responsabilità oggettiva”

Secondo il procuratore generale Gianello poteva ritrattare ma non l’ha fatto…

(getty images)

«Ci sono tutti i requisiti per applicare la responsabilità oggettiva». Lo afferma il procuratore federale Stefano Palazzi alludendo, nel corso del dibattimento del processo sportivo di secondo grado sul calcioscommesse, alla posizione del Napoli. Il club partenopeo ricorre contro i due punti di penalizzazione che gli sono stati inflitti in primo grado per responsabilità oggettiva circa la tentata combine di Sampdoria-Napoli (maggio 2010). Secondo Palazzi la responsabilità del club è dimostrata da una serie di elementi: «Il tesseramento indubbio di Gianello e quello degli altri due calciatori (Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, ndr) che rispondono per omessa denuncia, così come il collegamento di quel comportamento illecito all’attività sportiva». «Non ritengo si possa seriamente dubitare dell’applicabilità di questo istituto cardine, non solo di questo ordinamento ma anche a livello internazionale», aggiunge il procuratore della Figc, secondo il quale «c’è un riscontro giuridico» alle accuse di Gianello. «Prima di tutto quello che dice in via confidenziale al poliziotto, una fonte qualificata. Quando si confida con il suo amico, Gianello non immaginava di riferirlo al poliziotto. Le accuse sono confermate sia davanti alla procura della Repubblica che davanti alla procura federale». «Quando poi -continua- le sue dichiarazioni vengono contestate davanti al pm è ovvio che lui si trovi in imbarazzo, ma le accuse trovano una conferma molto attendibile in quanto dichiarato in tempi non sospetti al suo amico ufficiale di polizia giudiziaria»

Redazione Sportiva